La diatriba tra istituzioni, commercianti e cittadini tiene ancora banco a Foligno. All’indomani delle festività pasquali, che hanno visto molti concittadini raggiungere le coste marchigiane ed uno scarso flusso turistico in città, in molti hanno voluto portare il proprio contributo alla questione. Tra questi c’è anche Piter Foglietta, ideatore e direttore artistico di Umbria World Fest, uno dei festival più logevi ed apprezzati del “Centro del mondo”. Ecco, in una lettera inviata alle redazioni, il suo pensiero su Foligno e il turismo:
“Partire dalla consapevolezza che bisogna rivolgersi ad esperti per la soluzione dei problemi, sarebbe il primo passo utile per iniziare a chiudere un gap storico della nostra città in merito allo sviluppo turistico, su cui abbiamo tanto da imparare.
Troppo spesso fino ad oggi abbiamo pensato che una parte potesse rivolere il problema generale, affidando agli aventi la soluzione alla questione turismo, una stagione per fortuna iniziata, qualche decennio fa, ma a cui va affiancato un sistema più complesso per fare di Foligno una città turistica.
Fino ad oggi abbiamo affidato agli eventi ed a ricette estemporanee una questione che in realtà merita maggiori approfondimenti e riflessioni, soprattutto per generare un virtuoso sistema di sviluppo economico, che sarebbe possibile, ma da cui siamo distanti anni luce.
Una città è turistica non occasionalmente, ma tutto l’anno, ovvero quando si è in grado di sviluppare una capacità attrattiva costante in cui le manifestazioni rappresentano l’ apice e non la consuetudine a cui affidarsi per la promozione.
Si chiama lavoro di costruzione di una meta turistica, che deve partire da uno sforzo comune, con una maggiore predisposizione all’ ascolto, di cui spesso non siamo alfieri.
Per sviluppare il turismo bisogna essere aperti agli altri, prima ed essenziale condizione.
Stiamo affrontando un dibattito su una meta e su una infrastruttura che ha un bacino non eccezionalmente ampio, che è difficile che possa generare un flusso costante e copioso, ma tanto vale prendere l’occasione e contribuire al dibattito, perché sicuramente ne usciremo con delle consapevolezze più ampie e magari avremo iniziato un nuovo percorso.
Vorrei sottolineare che grazie all’alta velocità siamo a poco più di un ora da una delle città più turistiche al mondo, il tempo che si impiega per andare da un qualunque aeroporto al centro di una capitale.
Abbiamo un aeroporto a pochi minuti che è ponte verso altre città, ma che ancora oggi ci sembra un corpo estraneo.
Non possiamo focalizzare la nostra attenzione solo verso una direttrice, ma dobbiamo aprire lo sguardo a tutte, soprattutto a quelle che ci potrebbero permettere un salto in avanti più consistente.
Non esiste solo la nuova 77 e le Marche, ma tanti altri bacini e flussi su cui iniziare a lavorare, sempre avendo chiaro che si definisce turista colui che si ferma almeno una notte in un luogo, il resto in questa discussione non ha valore, se non decisamente marginale.
Lo dimostra ad esempio il fatto che ancora non sappiamo scorgere le differenze tra eventi che generano turismo, quindi pernottamenti alberghieri, ed eventi che invece riempono le piazze dalle frazioni o dalle città intorno.
Prima di muoverci sul mercato o di fare proposte, varrebbe la pena fermarsi un momento e riflettere, prima si costruisce un prodotto turistico e poi vende.
Ad oggi questo è quello che serve, manca il prodotto e la confezione con cui va venduto.
Servono momenti di approfondimento e di studio con le realtà locali insieme ad esperti del settore.
Se vogliamo possiamo anche chiamarli stati generali del turismo, ma sarebbe meglio e più consono giornate di studio e di approfondimento sul turismo.
Le destinazioni turistiche si costruiscono assemblando tanti parametri e caratteristiche che una città o un territorio possiede.
Creare la destinazione turistica Foligno, vuol dire mettere in evidenza i molteplici aspetti per cui conviene soggiornarci, occorre mettere in risalto le specifiche caratteristiche o magari costruirne altre.
Nuove infrastrutture e vie di comunicazione, palazzi stupendi, eventi di caratura nazionale, una vivacissima vita notturna ed uno splendido centro commerciale “naturale” uniti ad un interland ricco di produzioni agroalimentari tra le migliori al mondo, possono fare di Foligno una preziosa meta turistica.
Va ormai tessuto tutto insieme e con le ‘abilità commerciali che hanno sempre contraddistinto la nostra città, venduto sul mercato.
Piter Foglietta Direttore Umbria World Fest“