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Foligno ricorda “Lo spazio dell’immagine” cinquant’anni dopo

Pubblicato il 27 Giugno 2017 14:27 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:07

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Nel 1967 Foligno diventava il centro del mondo dell’arte contemporanea. La mostra “Lo spazio dell’immagine”, realizzata nel cortile di palazzo Trinci, nonostante trattasse un argomento non propriamente popolare ma molto di nicchia, riscosse un successo incredibile con il quale si diede vita ad un movimento che scosse profondamente tutto il mondo dell’arte contemporanea. A cinquant’anni da quell’avvenimento ci sarà la possibilità di ricordare l’evento, nella giornata di studi e conferenze all’interno di palazzo Trinci, sabato 1° luglio alle 17. “La città di Foligno ha un’anima molto più profonda e ampia del suo perimetro urbano – dichiara l’avvocato Italo Tomassoni – e questo lo dimostra la passione per l’arte contemporanea che si è sviluppata lungo una cronologia che dobbiamo ricordare a tutti i costi nei suoi passaggi salienti. Se ora la nostra città con il Ciac è divenuta il centro nevralgico dell’arte moderna, questo lo dobbiamo senza dubbio a quella fantastica idea che ebbero l’architetto Lanfranco Radi e l’onorevole Luciano Radi, nel realizzare quell’esperimento mai fatto prima all’interno del cortile di palazzo Trinci e delle sue sale. A distanza di mezzo secolo dalla grande esposizione che richiamò a Foligno i protagonisti dell’arte contemporanea dell’arte italiana del dopoguerra, il ricordo di quell’evento nella giornata che realizzeremo ci sembrava il minimo tributo che potessimo fare”. La mostra si basava su felici intuizioni espositive, ardite e innovative dove lo spazio prendeva forma e si innestava con le opere dei singoli artisti. “A cinquant’anni dalla mostra abbiamo sentito l’esigenza di ricordare quell’evento – dichiara l’assessore alla cultura Rita Barbetti – e quegli artisti che diedero il via ad un movimento artistico di cui ancora oggi Foligno ne beneficia. Avremmo voluto come Comune riproporre anche alcune parti di istallazione ma siamo sicuri che la consultazione del vecchio catalogo, la possibilità di commentarlo con esperti e la nuova edizione del catalogo riferito alla mostra del 1967 potranno allietare i curiosi e gli appassionati. La mostra ‘Lo spazio dell’Immagine’ è stata un’idea meravigliosa e innovativa per molti tratti e tutto questo ne potremmo discutere insieme agli esperti”.

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