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Quintana, con l’omaggio ai Sibillini si apre il Gareggiare dei convivi

Pubblicato il 6 Settembre 2017 15:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:47

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Con un imponente banchetto dedicato al paesaggio dei Monti Sibillini ed alle dee silvo-pastorali, il rione La Mora ed il rione Ammanniti hanno aperto ieri sera alla grande il Gareggiare dei Convivi 2017. Un tema perfettamente in sintonia con il significato del progetto voluto dal Gal Valle Umbra per valorizzare i prodotti tipici del territorio aiutando anche le popolazioni terremotate. Così lo spazio dell’Auditorium Santa Caterina è stato sapientemente trasformato in un paesaggio agreste, dimora delle dee donne Demetra, simbolo dell’abbondanza, Artemide, la luna crescente che diventa Selene, luna piena, ed Ecate, luna calante, e, infine, la dea Pale, protettrice degli allevatori e del bestiame. Il carattere mitologico che ha ispirato questo suggestivo banchetto è stato sviluppato attraverso splendide performances di danza e di canto. A scandire i tempi della serata le accattivanti rime di uno straordinario Gianluca Foresi. Uno spettacolo di grande livello apprezzato da tutti i commensali ed osservato con attenzione dalla qualificata giuria composta da Alex Revelli Sorini, Emore Paoli e Marco Servili. Durante il banchetto è arrivato il saluto del Presidente dell’Ente, Domenico Metelli che ha sottolineato il valore di questa edizione del Gareggiare ed ha ringraziato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini. “La potenza comunicativa della Quintana – ha detto l’Assessore – fa bene all’Umbria intera”. Una serata impeccabile, dunque, preparata con grande passione dai due Rioni, fino a poco tempo fa divisi da un’accesa rivalità, che hanno lavorato insieme offrendo il meglio. Daniela D’Aurizio ha guidato la squadra del Rione La Mora composta da Paola Scarponi, Alessandra Azzarelli, Germana Chioini, Clarissa Franceschini e Chiara Bartolomei; mentre quella dell’Ammanniti era composta da Daniela D’Ilario, Sabrina Mellone, Lorenza D’Ilario e Massimo Fiordiponti. Protagonisti naturalmente tutti i ragazzi dei due Rioni impegnati in cucina, nel servizio e negli spettacoli. Ecco il menù proposto da Luigi del Giacco: Primo servito di cucina: Filetto di trota bardato con alloro, prosciutto e rete di maiale su crema di lenticchie e sfogliatina della sua pelle. Secondo servito di cucina: Brodo di pecora dei Sibillini, con stracciata di uovo, polpettine di ricotta e carne di pecora. Terzo servito di cucina: Trionfo di faraona coscio e sovraccoscio con i suoi fegatini, grasso di prosciutto e fichi secchi all’ippocrasso, coratella ed isolata d’ali, galantina di petto tartufata e giardiniera all’ippocrasso. Primo servito di credenza: Crema di ricotta e zafferano con fichi e sfogliatine di farro. 

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