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Foligno, l’Oma Tonti denuncia i suoi lavoratori. I sindacati: “Intollerabile”

Pubblicato il 1 Ottobre 2017 13:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:41

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Nuove tensioni all’interno dell’Oma Tonti di Foligno. La proprietà sarebbe ancora ai ferri corti con i lavoratori e i sindacati. Almeno questo è quello che si evince dall’ultima nota firmata da Fim, Fiom e Uilm di Perugia. Per i sindacati, quello del cda e della proprietà dell’Oma infatti, è un atteggiamento “sempre più irrispettoso nei confronti del personale e della rsu, che si vuole relegare ad un ruolo marginale nelle politiche organizzative aziendali. È ormai evidente – scrivono le sigle sindacali – che l’attuale governo dell’azienda è inadeguato alla prosecuzione di relazioni industriali costruttive, utili ad un reale rilancio di una realtà produttiva strategica per l’Umbria”. Poi, da parte delle segreterie di Fim, Fiom e Uilm arriva anche una pesante accusa: “Come è noto – scrivono in un comunicato – l’Oma ha coinvolto numerosi propri dipendenti in un procedimento penale. A meno di un brusco dietrofront dell’azienda, questo potrebbe essere uno scoglio insormontabile per la ripresa dei rapporti”. Oltre al mancato dialogo, lavoratori e sindacati lamentano numeri di bilancio per il 2017 “ben lontani dagli obiettivi sbandierati. Da ultimo – proseguono – è arrivato il licenziamento in tronco di una figura che la stessa azienda aveva descritto come strategica per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Allora, viene da chiedersi: è forse cambiato qualcosa?”. Dopo gli scioperi degli scorsi mesi, Fim, Fiom e Uilm avevano tentato di riallacciare i rapporti con la firma per l’accordo sulla quarta squadra, ma ora l’atteggiamento cambierà nuovamente anche a seguito delle deludenti risposte arrivate dalle istituzioni regionali interpellate sulla vicenda. “La politica dell’uomo solo al comando – concludono i sindacati – è sempre fallimentare”.

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