Due manifesti funebri con altrettante scritte oltraggiose. E’ quanto avvenuto a Trevi, dove le epigrafi del padre di Giuliano Bordoni, segretario cittadino del Pd, sono state imbrattate con una svastica e con una frase leggibile solo in parte. Probabilmente chi ha compiuto lo scellerato gesto, ha voluto prendere di mira in particolar modo il Partito democratico, visto che la svastica è stata realizzata proprio sul manifesto funebre della locale sezione dei dem. Dura la presa di posizione del sindaco Bernardino Sperandio e della giunta comunale: “Si tratta dell’ennesimo gesto vigliacco di qualche scellerato, un gesto vile – commenta il sindaco Sperandio, il frutto del pesante clima di neofascismo che si respira in tutto il Paese. Un clima alimentato anche dal linguaggio violento e sopra le righe che caratterizza questa campagna elettorale, clima che indigna e preoccupa, e, in questo caso, offende pure la memoria di un caro estinto. Non possiamo derubricare tutto ciò a semplice bravata – prosegue nel commento il primo cittadino -. E’ necessario vigilare sul livello di inciviltà che si sta determinando e sui valori fondanti della nostra Costituzione, condannando fermamente questi atti ignobili e pericolosi. Ognuno di noi deve fare la propria parte tornando al rispetto delle persone e al leale confronto delle idee”.
Trevi, svastica sull’epigrafe del padre del segretario Pd
Pubblicato il 23 Febbraio 2018 18:13
Giuliano Bordoni
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