17.2 C
Foligno
domenica, Maggio 4, 2025
HomeEconomiaSanità, qualità dei servizi e riduzione delle liste d’attesa tra le priorità...

Sanità, qualità dei servizi e riduzione delle liste d’attesa tra le priorità della Cisl

Pubblicato il 14 Aprile 2018 11:32

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

L’arte contro la violenza di genere: Fidapa dona quattro opere al Commissariato di Foligno

Realizzati dalle socie e artiste Irene Balduani, Donatella Marraoni e Laura Vedovati, i quadri saranno esposti nella stanza per le audizioni protette lanciando un messaggio forte e universale

Manovra fiscale, il Pd incalza la maggioranza: “Scivoloni di una democrazia svuotata”

Dopo il consiglio comunale aperto del 30 aprile scorso non si è fatta attendere la risposta dei “dem”: denunciata l’assenza di confronto sul bilancio comunale e l’aumento della Tari e chiesto un uso della sala comunale più orientato al dialogo sui problemi della città

Due folignati insigniti della Stella al merito del lavoro

Natascia Massini e Roberto Velotti sono stati tra i 14 umbri che si sono distinti per meriti eccezionali nel corso della loro carriera. Il prefetto Zito: “Rappresentano una straordinaria testimonianza di eccellenza, di abnegazione e di dedizione silenziosa al proprio dovere”

Si è parlato di liste d’attesa, organizzazione e qualità dei servizi sanitari nell’incontro  che si è tenuto venerdì 13 aprile a Foligno, dal titolo “Legge 24/2017 Sicurezza delle cure e responsabilità professionale – Aspetti assicurativi”, promosso dal coordinamento delle politiche socio sanitarie di Cisl Umbria, in collaborazione con Cisl Medici, Fp Cisl e Fnp Cisl Umbria. “Le liste di attesa – ha infatti spiegato Mario Propersi della Fnp Cisl Umbria – possono rappresentare un problema capace aggravare il sistema delle cure dal punto di vista della sicurezza”. “Un vulnus – gli ha fatto eco Paolo Cappotto, segretario regionale della Cisl Medici Umbria, entrando nel merito della Legge 24/2017 – determinato dal numero costante delle cause sanitarie annue”. Circa 30mila, secondo quanto emerso, quelle registrate a livello nazionale. “Fenomeno – ha aggiunto Cappotto – associato ad un carico dei costi della medicina difensiva, che ormai rappresenta circa il 10 per cento del totale del fondo assegnato al servizio sanitario nazionale”. E seppur la base da cui prende le mosse la normativa non sia male, per Pino Giordano, coordinatore delle politiche sociosanitarie della Cisl Umbria, ci sarebbero  ancora “carenze in fase di applicazione” da colmare. Ribadito il bisogno dei pazienti di essere serviti nel distretto sanitario di appartenenza e senza dover aspettare periodi lunghi, attenzione è stata data anche a chi sta dall’altra parte della barricata. Il riferimento è, in questo caso, “ai lavoratori che – come sottolineato dal coordinatore dell’area sindacale territoriale Foligno Spoleto, Bruno Mancinelli – devono essere messi in condizione di poter operare in modo sereno, in modo da affrontare quotidianamente l’attività di cura, mettendo a disposizione della collettività le proprie alte professionalità. Attività – ha quindi precisato Mancinelli – che devono essere svolte in contesti organizzativi efficienti e qualitativamente adeguati”. All’incontro, moderato dal segretario generale regionale della Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini, hanno partecipato anche il direttore generale Usl Umbria 2 Imolo Fiaschini e i segretari generali regionale della Cisl Medici Tullo Ostilio Moschini e della Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini. Presente anche l’assessore regionale alla sanità, welfare e politiche sociali, Luca Barberini, che – prendendo la parola – ha evidenziato l’impegno della Regione nell’affrontare i percorsi di qualità e sicurezza per garantire sempre di più servizi di qualità agli utenti.

Articoli correlati