I flussi turistici di Foligno mostrano che nel 2017 sono stati registrati 110.091 arrivi, per un totale di 206.305 presenze. A livello regionale, stando ai dati dichiarati dalle strutture ricettive nei primi due mesi dell’anno corrente, sebbene siano comprensivi di flussi generati dai terremotati accolti in modo temporaneo, possiamo vedere come rispetto all’anno passato ci sia stato un incremento sia per quanto riguarda gli arrivi (+26,77%) che per le presenze (+2,78%). Anche se ancora manca la convalida da parte dell’Istat, questi numeri fanno ben sperare. Abbiamo allora cercato di capire dall’assessore al turismo di Foligno, Giovanni Patriarchi, quali mosse ha in serbo per Foligno l’amministrazione comunale: “Stiamo lavorando – ha dichiarato l’assessore – per riqualificare tutta la parte turistica della città, come i monumenti o palazzi, con la parte tradizionale di segnaletica, ma anche per creare qualcosa di diverso utilizzando strumenti innovativi. Per esempio, sarebbe auspicabile utilizzare gli smartphone e applicazioni per avere informazioni dettagliate”. Tecnologia, dunque, e modernità applicate ai patrimoni artistici e culturali: “Disponiamo di altri fondi per lavorare alla digitalizzazione di alcuni patrimoni della fondazione Campi, Barbanera, la biblioteca Jacobilli, ma soprattutto stiamo continuando sul progetto legato alla Quintana 4D, un sistema interattivo con supporti tecnologici per circa 90mila euro dall’Agenda urbana: un sistema che possa parlare ai turisti, ma anche ai cittadini”. L’intento, evidentemente, è quello di accrescere il potenziale di una città, quella folignate, che ha già mosso i primi passi verso il miglioramento: “Puntiamo a dare dei servizi all’altezza – ha proseguito l’assessore -. Crediamo che questa città debba fare un salto di qualità, vogliamo che si rinnovi. Ha iniziato a farlo, ma deve continuare su questa strada, per poter essere all’altezza delle grandi città turistiche italiane”. Un’altra spinta verso il progresso è l’avvio, già da diverso tempo, della sinergia con i comuni limitrofi. Ne è un esempio la Fascia olivata: “E’ un progetto importante – precisa in merito Patriarchi – anche per quanto riguarda la salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico-culturale. Ultimamente ha visto nuova vita il promontorio ed il territorio montano, da Rasiglia a Colfiorito. Stiamo assistendo a un boom di turisti in queste zone, quindi lavoreremo anche per migliorare i servizi alle persone. Vi sono dei fondi destinati allo sviluppo rurale che arriveranno alle comunanze agrarie, per valorizzare la parte della senteristica, sia a piedi che in bicicletta”. Ma in cantiere c’è anche un’iniziativa di turismo slow: “Facciamo parte del progetto Ippovia che sta portando avanti Sviluppumbria, ovvero percorrere la Via francescana a cavallo. Non solo: a ottobre parteciperemo a fiere. Di sicuro, un dato è certo: l’attenzione su Foligno da parte sia della Regione che di Sviluppumbria”.
Segnaletica, tecnologia e Ippovia di San Francesco: le mosse di Foligno per rilanciare il turismo
Pubblicato il 29 Aprile 2018 12:20
Giovanni Patriarchi
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