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Quintana, il Badia vince la gara dei tamburini. Pesanti polemiche sull’organizzazione della serata

Pubblicato il 5 Giugno 2018 18:01

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Il rione Badia, già vittorioso del palio della Rivincita dello scorso settembre, sembra aver trovato la via giusta che lo porti alla vittoria non solo al “Campo de li giochi”. Lunedì sera il rione di via Garibaldi si è infatti aggiudicato l’ambita gara dei tamburini. Ma a far parlare non sono stati i suoni dei tamburi della Quintana, bensì la scia di polemiche arrivate già nel corso della serata e poi esplose definitivamente nei social network. Tutto è partito dal posticipo della gara, con qualche ora di ritardo rispetto alla programmazione. Il tutto, per non disturbare un concerto in scena all’auditorium San Domenico. Oltre a ciò, tantissime le polemiche in merito alla scarsa illuminazione di piazza San Domenico, con i tamburini dei dieci rioni che hanno suonato quasi al buio. Insomma, ancora una volta al centro della discussione quintanara ci sono i tamburini. Era già accaduto nel 2013. In quell’occasione il presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli prese le loro difese, in polemica contro i residenti del centro storico che chiedevano a gran voce di “silenziare” i tamburi nelle ore serali. Questa volta però, la diatriba è tutta interna alla Quintana, con i tamburini che si scagliano contro gli organizzatori della serata. “Ci hanno mandato a provare fuori le mura della città. Ci impongono orari e giorni entro cui poter suonare – scrive su Facebook Tommaso Merendoni, capo tamburino del Giotti -. Ci promettono di incontrarci l’anno precedente in vista dell’anno successivo e non riceviamo nemmeno una chiamata in 12 mesi. Ci mettono la gara di lunedi. Ci fanno slittare la gara, dopo aver scoperto il giorno stesso che c’era in programma un concerto nei pressi di piazza San Domenico, organizzato da qualche mese. Ci fanno suonare al buio. Ci fanno smarrire il senso del nostro impegno profuso nei giorni precedenti”. Il tam tam mediatico esploso sul web sembra proprio non volersi fermare e, come detto, al centro della discussione c’è anche la scarsa illuminazione della piazza dove si è svolta la competizione. Parla di un’organizzazione “fin troppo approssimativa” il capo tamburino dello Spada, Leonardo Pastorelli, con “una piazza al buio oltre che acusticamente pietosa. Questa è l’ultima gara che faccio così – polemizza Pastorelli – senza controllo degli strumenti e i giudici che vengono mandati via prima dei risultati”. La gara che ha appunto visto vincere il Badia ha decretato al secondo posto il Pugilli e terzo lo Spada.

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