16.9 C
Foligno
domenica, Maggio 4, 2025
HomeCronacaFoligno, la storia della famiglia Tucci raccontata nel libro “Qualcuno dice no!”

Foligno, la storia della famiglia Tucci raccontata nel libro “Qualcuno dice no!”

Pubblicato il 22 Ottobre 2018 14:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:33

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

L’arte contro la violenza di genere: Fidapa dona quattro opere al Commissariato di Foligno

Realizzati dalle socie e artiste Irene Balduani, Donatella Marraoni e Laura Vedovati, i quadri saranno esposti nella stanza per le audizioni protette lanciando un messaggio forte e universale

Manovra fiscale, il Pd incalza la maggioranza: “Scivoloni di una democrazia svuotata”

Dopo il consiglio comunale aperto del 30 aprile scorso non si è fatta attendere la risposta dei “dem”: denunciata l’assenza di confronto sul bilancio comunale e l’aumento della Tari e chiesto un uso della sala comunale più orientato al dialogo sui problemi della città

Due folignati insigniti della Stella al merito del lavoro

Natascia Massini e Roberto Velotti sono stati tra i 14 umbri che si sono distinti per meriti eccezionali nel corso della loro carriera. Il prefetto Zito: “Rappresentano una straordinaria testimonianza di eccellenza, di abnegazione e di dedizione silenziosa al proprio dovere”

S’intitola “Qualcuno dice no!” ed è la vera storia di tredici persone, vissute in epoche diverse e in momenti bellici duri, che seppero disubbidire all’ordine di uccidere, rischiando la propria vita o disumane ritorsioni. Scritto da Roberto Cappuccio, autore romano con una laurea in medicina in tasca ed una professione da psicoterapeuta, il libro è stato presentato anche a Foligno nella sede dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra.

E la città della Quintana non è stata scelta a caso. All’interno dell’opera, infatti, tra le tredici storie raccontate ce n’è infatti anche una che parla dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, quando un reggimento delle SS massacrò senza alcun motivo bellico 560 persone civili, in gran parte donne e bambini. Tra quelle vittime c’era anche la famiglia folignate di Antonio Tucci, la moglie Bianca e i suoi otto figli (la più grande di 16 anni e la più piccola di tre mesi).

Paradossale, per l’autore, che personaggi storici negativi, responsabili di gravi eccidi, siano spesso più conosciuti di quelli positivi, che hanno saputo opporsi alla violenza, dimostrando eccezionali doti morali. Ecco perché la necessità di far emergere anche storie di resistenza. Ma il libro “Qualcuno dice di no!” ha anche una seconda parte, che affronta i fatti descritti nella prima in chiave psicologica e sociale. A finire sotto la lente d’ingrandimento di Roberto Cappuccio, dunque, anche i fattori alla base del bene e del male: dall’educazione alla fede religiosa, dall’impegno civile alla complessità del momento vissuto. E poi la vittoria del male sul bene, che l’autore spiega con l’indifferenza manifestata da chi è testimone di drammi ma nulla fa.

Presenti all’incontro folignate con l’autore la presidente della sezione cittadina dell’Anmig Fiorella Agneletti, il vicesindaco Rita Barbetti, il presidente nazionale dell’Anmig Claudio Betti, e i professori Roberto Segatori e Attilio Turrioni.

Per chi fosse interessato alla lettura del libro ed acquistarlo, è possibile contattare la segreteria dell’Anmig di Foligno al numero 0742/350634 nei giorni di apertura degli uffici: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 oppure scrivendo all’indirizzo mail anmig.foligno@gmail.com. 

Articoli correlati