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Da Colfiorito le strategie per salvare gli uccelli dal freddo: “Serve una presa di coscienza”

Pubblicato il 1 Febbraio 2019 15:17

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Che ci si trovi in città o che si sia immersi nella natura, la neve ha sempre il suo fascino. Essere circondati da paesaggi innevati genera da sempre non solo nei bambini, ma anche negli adulti, un moto di stupore. E così, nell’era degli smartphone e dei social network, in cui tutti sono connessi con tutti, il fascino delle neve viene amplificato da foto e video, post e stories. Ma come tutte le cose anche questo affascinante fenomeno meteorologico presenta un risvolto della medaglia.

Ne è un esempio la palude di Colfiorito, a Foligno, dove, l’esposizione prolungata al gelo, sta creando qualche problema alla flora e soprattutto alla fauna che si trova in quell’area. I problemi principali riguardano animali che rimangono intrappolati nel ghiaccio o che, proprio a causa dello strato di ghiaccio che copre l’ambiente circostante, non riescono a cibarsi. Il rischio è dunque quello di un innalzamento della mortalità di alcune specie, di quelle che magari non sono migrate altrove per fare ritorno quando il clima sarà più caldo. Specie che magari fino a poco tempo fa neppure vivevano in quell’area ma che, in virtù dei cambiamenti climatici in atto, hanno trovato in quelle zone un habitat che ben risponde alle loro esigenze.

Una riflessione, dunque, è d’obbligo, per capire cosa accade intorno a noi e sapere ciò a cui possono condurre le scelte che vengono fatte tanto dal singolo quanto dalla collettività. Ed è proprio per interrogarsi e confrontarsi su questi aspetti che il coordinatore regionale della Lipu, Alfiero Pepponi, domenica 3 febbraio, alle 16, terrà un incontro nella sede del Parco di Colfiorito dal titolo “Come fanno gli uccelli ad affrontare il freddo dell’inverno?”.

“L’auspicio – commenta alla vigilia dell’incontro – è di una presa di coscienza per salvaguardare il futuro degli altopiani plestini, ma non solo. Confrontarci sul tema dei cambiamenti climatici – ha proseguito – ci permetterà di interrogarci anche su altre aree del territorio comunale e di cercare soluzioni per garantire il mantenimento delle specie animali e floreali che si trovano in zona”. Che ci sia un cambiamento in atto, per Alfiero Pepponi è più che scontato ormai e tocca prenderne atto, ciò che però manca allo stato attuale è chiedersi cosa si possa fare rispetto a questa trasformazione.

Una domanda che il coordinatore regionale della Lipu rivolge sì ai cittadini perché ne siano consapevoli, ma soprattutto agli amministratori. “Manca la percezione del rischio e del pericolo – commenta – e non ci si rende conto che la perdita di aree di pregio presenti sul nostro territorio comporta la loro estinzione. Ecco perché – ha sottolineato – mi auguro che chi salirà al governo di questa città, in occasione delle prossime amministrative, tenga ben presenti questi aspetti. In natura non c’è niente di casuale e i cambiamenti climatici – ha concluso – non hanno effetti negativi solo sull’ambiente, ma anche sull’economia del territorio”. A chiudere l’appuntamento di domenica sarà, alle 17, la visita alla mostra fotografica di Gabriele Cirocchi. 

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