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Giano, intervista al neo sindaco: “No tax area per le nuove imprese e rilancio dei borghi”

Pubblicato il 17 Luglio 2019 16:34 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:47

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Continua il viaggio di Radio Gente Umbra attraverso quei comuni della Valle umbra sud che nella scorsa tornata elettorale hanno rinnovato le loro amministrazioni. Dopo Montefalco, questa volta tocca a Giano dell’Umbria con il trentenne Manuel Petruccioli. Il giovane sindaco, avvocato di professione, è al lavoro da diverse settimane nei suoi uffici di Bastardo, visto che la sede municipale di Giano è terremotata. Tanti i progetti in cantiere per il futuro, partendo dal rilancio dell’economia locale e quello dei borghi.

Sindaco, partiamo dal giorno delle elezioni, ma soprattutto da quello successivo, ovvero lo spoglio…

Da domenica sera, aspettare fino a lunedì per lo spoglio è stata una sofferenza. Abbiamo atteso i dati elettorali con tanti amici nella nostra sede. Già da venerdì sera, durante la chiusura della campagna elettorale, si percepiva il sentore e la volontà di cambiamento della nostra città. Noi siamo il cambiamento, visto che non abbiamo mai amministrato. In molti ci hanno scelto, ma sarò il sindaco di tutti. Già il giorno seguente allo scrutinio alle 7.30 ero in Comune per parlare con i dipendenti, perché è importante lavorare insieme per Giano. La nostra è una squadra tutta nuova ma ciò non significa che siamo incompetenti. Anzi, ci sono persone che hanno messo a disposizione della collettività le proprie professionalità. Per la prima volta tutti i consiglieri comunali hanno una delega, ho deciso di valorizzare il loro ruolo visto che da qui ai prossimi anni avremo scelte importanti da prendere. Come in tutti i comuni, abbiamo delle sofferenze e le entrate sono quelle che sono, ma stiamo cercando di risolvere i problemi che abbiamo ereditato e quelli che ci troveremo ad affrontare. Il sottoscritto è presente in Comune dalle 7.30 del mattino fino alle 17 di pomeriggio e anche i consiglieri e gli assessori sono molto presenti: fondamentale è la sinergia con il personale che lavora negli uffici.

Tra le prime scelte prese dal sindaco Manuel Petruccioli c’è il taglio del 10% dell’indennità e nuovi parametri per le case popolari…

Il sindaco di Giano prende un lordo di poco più di duemila euro, decurtato poi del 10% dallo Stato. Ho deciso di decurtarmi un altro 10%, per arrivare ad un netto di 1.223 euro. E’ ovvio che fare il sindaco di un Comune come questo è un grande impegno, ma lo si fa per amore del territorio, senza nessun tipo di ritorno. Ho dovuto mettere da parte il mio lavoro da avvocato, ma l’ho fatto con la consapevolezza di impegnarmi per Giano dell’Umbria. Poi, fino a dicembre di quest’anno terrò anche la responsabilità dell’ufficio Anagrafe, visto che un nostro dipendente è venuto a mancare improvvisamente. Per quanto riguarda le case popolari, abbiamo fortemente voluto questa piccola rivoluzione. Ci tengo a sottolineare che il provvedimento non vuole escludere nessuno, come ho già avuto l’occasione di dirlo alla minoranza. Chi partecipa al bando per le case popolari, avrà un punteggio maggiore dimostrando di risiedere ininterrottamente a Giano dell’Umbria da 15 anni. Inoltre, abbiamo deciso di dare un punto in più a chi dimostra di non avere immobili all’estero, attraverso un’auto dichiarazione vidimata dal consolato di appartenenza. Questo perché Giano ha il più alto tasso di stranieri dell’Umbria, circa il 23%. Ripeto, non è un provvedimento escludente, ma lo straniero che chiede un immobile a Giano e ne ha un altro all’estero, non avrà quel punto in più.

Già è stato fatto altro però…

Dopo 14 mesi abbiamo riaperto una piccola parte del campo sportivo di Montecchio, adibita a parco giochi. Ora i bambini di quella frazione possono giocare in sicurezza e non più in strada. Inoltre, abbiamo già fatto diverse gare, come rinnovo per l’asilo nido, trasporti scolastici, arredo urbano e la scuola elementare di Bastardo, per la quale in questi giorni i lavori sono in fase di conclusione. Per gli arredi scolastici della scuola, abbiamo recuperato del materiale da altri edifici come lavagne, banchi e sedie: in questa maniera abbiamo risparmiato sull’acquisto di nuovi beni del circa il 50%.

Altre iniziative che vorrà fare?

Tengo molto alla realizzazione dell’acquedotto di Monte Martano. Ci sono delle difficoltà nel realizzarlo, non lo nego, ma ho già firmato per una conferenza dei servizi. Questo acquedotto permetterà di portare l’acqua in cima al monte, una meraviglia che dobbiamo sviluppare. Giano dovrà svilupparsi sulle piccole-grandi cose che ha. Mi riferisco ai borghi e all’abbazia di San Felice, così come sul rilancio della montagna ed il rifugio San Gaspare a 1.094 metri di altezza. Ci sono anche un’altra serie di baite che però sono poco vivibili proprio perché manca l’acqua.

C’è un sogno nel cassetto?

Sicuramente lasciare un Comune senza zone di degrado, con un territorio in ordine e con il definitivo rilancio della montagna, la pineta ex Colonia ed il ripristino della piscina. Il vero sogno però è far conoscere Giano al resto del mondo. Certo, è ovvio che tra gli obiettivi c’è quello di far fronte ai problemi quotidiani, ma il sogno è quello di valorizzare i nostri borghi e la nostra città attraverso bellezze attualmente poco conosciute, come gli scavi di Villa Rufione.

Attualmente il sindaco e gli uffici comunali sono nella frazione di Bastardo, visto che il palazzo comunale di Giano è terremotato…

Voglio far tornare i servizi nella sede comunale originale, quella di Giano. Siamo in attesa di far partire i bandi per un progetto di 1,4 milioni di euro da parte della Prociv. I tempi saranno sicuramente lunghi, non ci nascondiamo. A Giano il sindaco ha comunque un piccolo ufficio agibile: ho quindi iniziato ad andare anche lì un pomeriggio a settimana per incontrare i cittadini.

Come altre realtà umbre, anche Giano non è sicuramente esente dal fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri. Come si fa a non far scappare via le persone, ma soprattutto i nostri giovani?

Siamo un piccolo Comune di 4mila abitanti che si estende su circa 44 chilometri quadrati. Un Comune che storicamente si è sviluppato nei suoi borghi e soprattutto a Bastardo, frazione industriale. Per farci una risata, una volta questa veniva chiamata la ‘piccola Milano’ perché avevamo aziende importantissime. Oggi ce n’è soprattutto una importante, che ha deciso di continuare ad investire sul nostro territorio. Al contempo però, abbiamo piccole e medie imprese da uno a quaranta dipendenti. Non nego che, come altri, anche questo territorio soffre. Giano è all’88esimo posto su 92 comuni dell’Umbria per reddito pro capite e molte aziende hanno deciso di andarsene. Per far tornare le imprese, lanceremo una ‘no tax area’, ovvero offriremo la possibilità di non pagare le imposte comunali a chi decide di avere la sua sede nel nostro territorio. Ancora non sappiamo se l’iniziativa permetterà alle aziende di non pagare le tasse per uno o tre anni, è una manovra in fase di studio. Partiamo dal presupposto che le aziende non sono presenti e quindi il Comune non ha entrate. Quindi, se chi arriverà non pagherà per uno o tre anni, a noi poco cambierà, ma almeno si creano sviluppo economico ed assunzioni.

L’intervista integrale al sindaco Manuel Petruccioli andrà in onda questa sera, al termine del notiziario delle 18.30 di Radio Gente Umbra

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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