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Come conservare bene i cibi: i consigli dell’esperto per essere sicuri di ciò che mangiamo

Pubblicato il 19 Gennaio 2020 10:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:11

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In questi ultimi anni la nostra società ha sviluppato un’attenzione crescente verso la sicurezza dei cibi che portiamo sulle nostre tavole, e questo ha fatto si che la grande distribuzione abbia alzato il livello di sicurezza e qualità dei prodotti in commercio.

Tutto quello che noi mangiamo, oltre ad apportarci sostanze nutritive indispensabili per il nostro organismo, contiene anche sostanze che possono essere potenzialmente tossiche, come ad esempio coloranti, edulcoranti, conservanti ecc.

Questi, se presenti nel prodotto, possono essere facilmente individuabili in etichetta con la lettera “E” seguita da un numero, questa simbologia indica che in quel determinato prodotto è stato aggiunto un additivo autorizzato dall’Unione Europea.

Poi ci sono i metalli pesanti (piombo, cadmio, ecc.) che possiamo ritrovare nei frutti di mare o nei prodotti agricoli provenienti da zone particolarmente inquinate.

Le sostanze più pericolose con cui il nostro organismo può venire a contatto tramite i cibi sono i pesticidi, che fortunatamente, di norma, non si ritrovano in quantità superiori a quelle consentite, in quanto la presenza di queste sostanze è accuratamente controllata. 

La problematica della tossicità alimentare si può realizzare anche da una cattiva conservazione degli alimenti che noi acquistiamo. Se dobbiamo conservare i cibi per breve tempo, questi vanno sempre posti in frigorifero a una temperatura di 4-5°C in dei contenitori idonei allo scopo. Se vogliamo invece conservare i nostri alimenti per tempi più lunghi, dovremmo ricorrere al congelatore con una temperatura di -18°C, un accortezza a cui si dovrebbe sempre ricorrere è quella di usare piccole confezioni e riportarvi sempre sopra la data di surgelazione. 

La surgelazione è uno dei metodi migliori per conservare i cibi in casa, a patto però di non sbagliare il processo inverso, ovvero lo scongelamento. Il metodo migliore per scongelare i cibi senza perderne le caratteristiche organolettiche e nutrizionali è quello di cuocerli immediatamente ad alta temperatura attraverso il forno a microonde, lessatura in acqua bollente, o direttamente in pentola, se questo non fosse possibile, dobbiamo spostarli dal congelatore al frigorifero fino a scongelamento completo in modo che il tutto avvenga molto lentamente (12-24 ore) e mai fare questo processo a temperatura ambiente o peggio in acqua calda.

Un altro processo di conservazione casalingo in cui il rischio di contaminazioni è molto alto, sono le conserve fatte in casa. Se non vengono rispettate le norme igieniche o le opportune temperature di preparazione si possono sviluppare tossine addirittura letali, come ad esempio il Clostridium botulinum che è un batterio particolarmente subdolo in quanto non modifica in modo evidente le caratteristiche dell’alimento. E comunque tutti i prodotti conservati non vanno mai consumati se presentano odori non regolari o presenza di muffe sulla superficie.

Quindi bastano poche e fondamentali accortezze per non incorrere nelle intossicazioni alimentari, e serve soprattutto saper leggere le etichette degli alimenti che noi acquistiamo, perché come dico sempre…noi siamo ciò che mangiamo. 

Rubrica a cura del dottor Leonardo Mercuri, dietista ASAND

 

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