26.2 C
Foligno
mercoledì, Luglio 16, 2025
HomeCronacaCurare giardini e orti si può anche se lontani da casa, la...

Curare giardini e orti si può anche se lontani da casa, la Regione: “Basta l’autodichiarazione”

Pubblicato il 22 Aprile 2020 13:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:51

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Francesco Rapo è il nuovo segretario del Pd di Spello

Tra le linee programmatiche del nuovo segretario il dialogo interno al partito e il confronto con le realtà del territorio. Dal circolo annunciano “sostegno e stimolo all’amministrazione comunale e visione della Spello presente e futura”

Foligno, minaccia di morte l’ex moglie e punta un coltello contro i poliziotti

L’uomo, un 33enne, è stato arrestato nella notte di lunedì dagli agenti del commissariato di via Garibaldi. In forte stato di agitazione e particolarmente aggressivo, si era barricato in casa insieme alle figlie, minacciando intenti suicidi

Fiamme in un magazzino in via Marchisiello

L’incendio è divampato nella serata di lunedì, in un locale che fino a poco tempo fa aveva ospitato un negozio di ortofrutta. Ad intervenire sul posto i vigili del fuoco allertati da alcuni residenti della zona

Sì alla coltivazione di orti per il consumo familiare e alla cura di giardini privati anche se non sono adiacenti alla propria abitazione. Lo chiarisce la Regione Umbria che sulla questione ha chiesto maggiori delucidazioni alla Prefettura di Perugia.

“La coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo – spiegano infatti da palazzo Donini – rientrano nel codice Ateco ‘0.1.’ e sono quindi consentite, a condizione – proseguono – che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso della superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito”.

Tra le attività consentite rientrano anche la cura e la manutenzione di parchi e giardini pubblici e privati e del paesaggio agrario e rurale. Se il giardino privato si trova però in un’abitazione diversa dalla principale, l’attività di manutenzione è consentita – secondo quanto specificato dalla regione – “solo da parte del personale incaricato che svolge attività imprenditoriale riconducibile al codice Ateco 81.30”.

Resta, dunque, il divieto per proprietari e affittuari di recarsi in seconde case. Unica eccezione la necessità di interventi urgenti dovuti a situazioni imprevedibili come crolli, la rottura di impianti idraulici o simili o effrazioni.

Infine, nei territori dei Comuni per i quali è stata dichiarata un’emergenza fitosanitaria “continuano a potere e dovere essere eseguite su tutte le superfici, anche di limitate dimensioni – concludono dalla Regione Umbria – le buone pratiche agronomiche ed ambientali”.

Articoli correlati