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Niente scuola? A Cantalupo lo spettacolo di fine anno va in scena online

Pubblicato il 3 Luglio 2020 10:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:36

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Durante il lockdown gli italiani si sono scoperti in pochissimo tempo grandi esperti di videochiamate e non solo. Internet è stato, in moltissimi casi, una vera e propria ancora di salvezza per le tantissime persone isolate a causa del Coronavirus. La stessa non è stata solo un’esigenza affettiva, ma anche lavorativa e scolastica. E’ proprio dal mondo della scuola che sono sbocciate le migliori idee, innovative e originali, come se lo schermo del computer rappresentasse un nuovo modo di vedere le cose, un nuovo approccio ad una quotidianità spezzata ma non cancellata. 

E’ il caso dei plessi bevanati della scuola dell’infanzia e primaria della frazione di Cantalupo che, con il progetto teatrale RiciclArte, hanno dato modo di far vedere cosa vuol dire resilienza e capacità di adattamento. Il progetto teatrale nasce con l’obiettivo di guidare il bambino alla scoperta dell’ambiente che lo circonda nella prospettiva di “porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura”. Tutto ciò è nato in un periodo molto particolare, perché l’interruzione dell’attività didattica, dovuta al lockdown, non ha messo in scena lo spettacolo di fine anno scolastico. Ed è proprio così che è nata l’idea di realizzare comunque l’evento, ma utilizzando il computer. 

L’interruzione non ha impedito di portare a termine il lavoro intrapreso, vista l’attualità del copione che, scritto nel mese di ottobre, è stato quasi premonitore della realtà attuale. 

Organizzando video-incontri in cui genitori e figli si sono visti “rinchiusi” in tante piccole finestrelle all’interno di uno schermo – dichiara la maestra Annarita Contin – abbiamo permesso la ricostruzione di un sottilissimo filo che, da sempre nel nostro plesso, lega indissolubilmente famiglia, bambini e corpo docente e abbiamo cercato di far sì che tutto il pacchetto emotivo e riflessivo del tema trattato venisse riportato nel contesto domestico- quotidiano di ciascuna realtà familiare”.

Con alcuni video-incontri è stato proposto ai bambini di realizzare dei “mini laboratori domestici” in cui, senza alcuna supervisione, si sono messi in gioco con delle rappresentazioni che evocassero tutto il bagaglio emotivo e riflessivo sulle tematiche ambientali che avevano vissuto, anche se parzialmente, nel laboratorio serale in presenza. Il risultato è stato un particolare e singolare spettacolo teatrale di fine anno montato in un unico grande video, senza la presenza fisica di un teatro, ma con un impatto emotivo forse anche maggiore.

La determinazione con la quale i bambini, le maestre e le famiglie dei plessi scolastici di Cantalupo hanno voluto contribuire con questo video di contro al periodo di lockdown rimarrà nella storia della scuola cantalupese.

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