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Covid, da lunedì in Umbria ritorno in aula al 50 per cento per gli studenti delle superiori

Pubblicato il 22 Gennaio 2021 18:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:53

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Da lunedì 25 gennaio ritorno in aula per il 50 per cento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado umbre. È quanto previsto dall’ordinanza firmata nel pomeriggio di venerdì 22 gennaio dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che dispone per l’altro 50 per cento, invece, la didattica online. Decisione maturata anche sulla base del parere espresso dal Comitato tecnico scientifico nazionale e regionale e dei dati epidemiologici.

Fino al prossimo 13 febbraio, dunque, le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, si svolgeranno in presenza nella misura del 50 per cento della popolazione studentesca. Le disposizioni si applicano anche agli studenti iscritti per l’anno formativo 2020/2021 ai corsi di istruzione e formazione professionale (leFP) delle agenzie formative e degli Istituti professionali statali in regime di sussidiarietà. Nello stesso periodo le attività in presenza degli organismi e soggetti privati, diversi dalle scuole paritarie e non paritarie, che svolgono corsi nelle materie presenti negli ordinamenti scolastici di competenza del Ministero della pubblica istruzione saranno consentite in presenza per numero massimo del 50 per cento dei partecipanti ad ogni singolo corso e nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione e del distanziamento interpersonale.

Scuole, ma non solo. L’ordinanza Tesei va a disciplinare anche altri settori, a cominciare da quello delle associazioni. Vietate, fino al 13 febbraio prossimo, tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati per il medesimo periodo i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati.

Consentito, invece, l’accesso di bambini e ragazzi al luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative anche non formali, al chiuso o all’aria aperta con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento delle politiche della famiglia. Sono inoltre consentite le attività affidate e regolate da formali atti amministrativi adottati da aziende sanitarie, enti pubblici, zone sociali, fondazioni, aziende di servizi alla persona, altri soggetti pubblici, afferenti alla sfera dei servizi socio sanitari, della protezione civile, dei servizi alla persona, dei servizi scolastici-educativi. È, infine, consentita la realizzazione di attività corsistiche in presenza, esclusivamente in forma individuale, relativamente a titolo esemplificativo e non esaustivo gli ambiti delle arti musicali, figurative, teatrali, danza, nonché le attività inerenti le lingue straniere nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione e del distanziamento interpersonale.

Sul fronte sportivo, fino al 13 febbraio sospese gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche. È sospeso per il medesimo periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È altresì precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi.

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