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Covid, in una settimana raddoppio dei contagi nel Folignate

Pubblicato il 6 Maggio 2021 12:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:27

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Si è fermata la lenta discesa della curva epidemica in Umbria. Secondo quanto reso noto da Marco Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale, infatti, nel Cuore verde d’Italia “da diversi giorni si registra una situazione di stasi”.

L’indice Rt calcolato nelle ultime due settimane è dello 0,97 contro lo 0,88 riscontrato a livello nazionale, ma l’incidenza dei casi Covid in rapporto agli abitanti continua a scendere. Vale sia per i territori dell’Usl Umbia 1 che per quelli dell’Usl Umbria 2, ma con alcune eccezioni.

Nel corso dell’ultima settimana, infatti, il distretto di Foligno ha fatto registrare un vero e proprio raddoppio dell’incidenza, passando da 70,52 casi per 100mila abitanti a 145,19. Dato che comunque, almeno per il momento, resta sotto la soglia critica dei 200 contagi per 100mila abitanti. Secondo quanto sottolineato da Cristofori, “nel 30 per cento dei casi ad essere interessata è la fascia d’età che va dagli zero ai 18 anni con conseguenti cluster a livello familiare”. Sempre nel Folignate va evidenziata la situazione di Montefalco, unico comune umbro sotto i 5mila abitanti in cui l’incidenza che supera i 200 casi per 100mila abitanti. In leggera ripresa anche il distretto dell’Alto Tevere nell’Usl Umbria 1. In questo caso ad incidere potrebbero essere le “zone di confine” con le altre regioni.

Fatte queste eccezioni, però, il numero degli attualmente positivi presenti nel Cuore verde d’Italia continua a diminuire con ricadute positive su ricoveri ordinari, terapie intensive e mortalità, come sottolineato da Carla Bietta del Nucleo epidemiologico dell’Umbria. Mortalità che – in base ai dati del sistema tessera sanitaria – ha inciso nel 2020 rispetto al periodo 2015-2020, soprattutto nei mesi di novembre e dicembre. “Il dato di mortalità è coerente con l’andamento dell’epidemia e l’incremento è verosimilmente spiegato dai soggetti affetti da SarsCoV-2 – ha detto Bietta – mentre non emergono elementi che lascino ipotizzare un ulteriore impatto. Ciò significa che la sanità umbra ha funzionato, non comportando difficoltà nell’accesso ai servizi”.

Per quanto riguarda il tasso di positività, il dato è del 5,07 per cento e scende sotto l’1,5 se oltre ai tamponi molecolari si considerano nel rapporto anche gli antigenici. Guardando alla situazione per fasce d’età, così come avviene a Foligno anche nel resto del Cuore verde d’Italia l’incidenza della fascia 0-18 è superiore alla media regionale, così come tra quella che va dai 19 ai 69 anni a spiccare è il range 19-24. Ed è proprio ai giovani che si è rivolto il direttore regionale Massimo Braganti, invitandoli a rispettare le regole, mantenendo il distanziamento e indossando la mascherina. Sotto la media regionale, invece, la fascia over 70. “Frutto – ha spiegato Carla Bietta – della vaccinazione ed anche di un diverso comportamento da parte di questa categoria anche in relazione agli spostamenti. Resta – ha quindi concluso l’esperta – una forte omertà nel comunicare i casi”.

Intanto buone notizie arrivano per gli ospiti delle Rsa e per i loro familiari. “Siamo in attesa dall’ordinanza nazionale – ha detto l’assessore alla Salute, Luca Coletto – che ci permetterà di riaprire alle visite”. Mentre occorrerà attendere la terza settimana di maggio per capire se e che effetti hanno avuto e quali decisioni comporteranno, gli assembramenti registrati lo scorso fine settimana.

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