Anche l’Istat conferma il trend positivo dell’inflazione annua, attestato al +1,3% per il mese di giugno.
I principali motivi dell’aumento dei prezzi sembrano essere i costi energetici, come denunciato da Federconsumatori nel corso dell’anno.
L’impatto delle ricadute sui cittadini si attesterebbe a +387,40 euro annui per famiglia, con importanti risvolti sia sul fronte povertà energetica – che attualmente interessa l’8,8% delle famiglie italiane – che sul turismo, quanto mai bisognoso di una ripresa dopo un periodo complesso come quello della pandemia.
“È urgente – riporta la stessa Federconsumatori – che il Governo intervenga con urgenza su tale versante, attraverso un attento monitoraggio dei prezzi e una ormai improrogabile riforma del sistema di tassazione su bollette, a partire da una attenta revisione dei famigerati oneri di sistema, e sui carburanti, con una revisione delle accise e l’adizione di un sistema di accisa mobile.
E’ auspicato inoltre l’avvio di misure a sostegno delle famiglie, “attraverso piani di rilancio dell’occupazione e un ripensamento sulla proroga del blocco dei licenziamenti che, come purtroppo avevamo previsto, hanno ripreso con drammatica frequenza”.