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In Umbria nessun caso di variante Omicron. Da fine mese vaccinazioni agli under 12

Pubblicato il 9 Dicembre 2021 17:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:30

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Nessun caso di variante Omicron è stato fino ad ora individuato in Umbria. A renderlo noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che spiega come i campioni dei tamponi sequenziati abbiamo dato, ad oggi, esito negativo. “Il Comitato tecnico scientifico – ha comunque sottolineato Coletto – ha evidenziato come la variante Omicron rispetto alla Delta sia più trasmissibile, causi in alcune situazioni una malattia più severa e sia più probabile reinfettarsi”. Da qui, dunque, l’appello alla vaccinazione ma anche all’utilizzo di mascherine sia al chiuso che all’aperto, soprattutto in situazioni di particolare affollamento, senza dimenticare il rispetto delle distanze di sicurezza. Anche perché, nonostante “nella nostra regione il contagio rimane complessivamente al di sotto della media nazionale – prosegue l’assessore alla Salute – l’aumento dei casi ci porta ad alzare la guardia”.

Su questo fronte, la curva epidemica come pure la media mobile a 7 giorni sta mostrando in Umbria un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100mila abitanti risulta alla data di oggi (giovedì 9 dicembre) di 104 casi. A fare il punto, come ogni settimana, il Nucleo epidemiologico regionale, che registra anche un RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni all’1,56, in aumento dunque rispetto al precedente bollettino. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale nella fascia 3-18 anni, con un trend in salita per i 6-13enni. I tassi si mantengono inferiori ai 50 casi per 100mila abitanti solo tra gli ultra 64enni. Per quanto riguarda la situazione nei distretti sanitari dell’Umbria, a far registrare un’incidenza sotto i 50 casi per 100mila abitanti sono solo quelli della Valnerina, dell’Alto Chiascio e della Media Valle del Tevere. Il valore più alto si riscontra a Spoleto con 187 contagi su 100mila abitanti, seguito da Foligno a 163. In linea generale, comunque, si osserva un incremento in tutti i distretti. 

Per quanto riguarda le vaccinazioni, la quota dei resistenti al vaccino si è leggermente ridotta e si attesta al 5,5 per cento della popolazione over 50. “Su questa fascia – ha dichiarato Luca Coletto – bisogna ancora insistere per far sì che si riesca a far penetrare in tutti i cittadini il messaggio dell’importanza della vaccinazione come forma di protezione anche per i soggetti fragili”. 

Intanto da fine mese prenderà il via la vaccinazione per la fascia 5-11 anni. Le dosi, secondo quanto anticipato dall’assessore regionale, dovrebbero arrivare il 22 dicembre. Prevista, inoltre, la realizzazione di hub vaccinali pediatrici in modo da separare i luoghi in cui si vaccinano i bambini, dai punti vaccinali per adulti. Tutte questioni che verranno comunque affrontate all’inizio della prossima settimana con il comitato pediatrico. “La società italiana di pediatria – ha spiegato a questo proposito Coletto – ha reso noto che i pediatri stanno vedendo crescere nei reparti forme di covid severo nei bambini, con il rischio di long covid. Non bisogna, quindi, aver timore di vaccinare i propri figli, ma forse bisogna preoccuparsi per evitare che si possano infettare con un virus che può lasciare dei sintomi per lungo tempo. Non dimentichiamo comunque, che i bambini incominciano ad essere bersaglio del virus – ha concluso – e che in Umbria complessivamente fino ad ora si sono positivizzati 5.100 bambini tra i 5 e gli 11 anni”. 

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