Buone notizie per l’Umbria del Covid, dove nella settimana tra il 12 ed il 18 gennaio si è registrato un calo dei nuovi contagi pari al 26%. Si tratta del dato migliore di tutta Italia, mentre la media nazionale segna un +3%. Migliora, dunque, secondo il monitoraggio Gimbe, la performance umbra rispetto alla settimana precedente. I dati elaborati dalla Fondazione del presidente Nino Cartabellotta evidenziano un’incidenza di 3.036 casi su 100mila abitanti contro i 3.578 di sette giorni fa. In Italia è di 4.296. Scende l’incidenza anche nelle province di Perugia e Terni, dove si attesta rispettivamente a 1.516 e 1.571 contagi su 100mila abitanti. Dopo Perugia, quindi, anche Terni torna sotto i 2mila positivi su 100mila abitanti. Restano ancora al di sopra di questo valore 58 province italiane.
Sul fronte ospedaliero si evidenzia un leggero incremento dell’occupazione dei posti letto di area medica: si è, infatti, passati dal 29,9% del precedente monitoraggio al 31,1% di quello pubblicato nella mattinata di giovedì 20 gennaio. Il dato umbro risulta, inoltre, superiore alla media nazionale che si attesta al 29,8%. Ad eccezione di Molise e Sardegna, tutte le regioni superano la soglia del 15% in area medica, con la Valle d’Aosta che raggiunge addirittura il 57,1%. In flessione, invece, la situazione nelle terapie intensive, benché ci si trovi ancora al di sopra del limite del 10%. La percentuale di occupazione dei posti letto nel Cuore verde d’Italia risulta infatti del 12,8%, sette giorni fa era del 16,3%. In questo caso la performance umbra risulta migliore anche della media italiana con una saturazione del 17,8%. Le uniche regioni italiane al di sotto del 10% di occupazione dei posti letto in area critica sono, ad oggi, solo Basilicata e Molise.
I dati Gimbe per ciò che riguarda le vaccinazioni, invece, assegnano all’Umbria una copertura del ciclo completo dell’80,5% della popolazione vaccinabile, di poco superiore al dato italiano che è del 79,6%. L’Umbria, inoltre, è tra le regioni con la più bassa percentuale di soggetti over 50 che non hanno ricevuto neppure una dose: si tratta del 4,4%, così come riferito dal commissario regionale all’Emergenza Covid, Massimo D’Angelo, durante il consueto punto settimanale sull’andamento epidemiologico che si è tenuto nella mattinata di giovedì. L’Umbria, inoltre, con il 72,3% si posizione al quinto posto per somministrazioni di terze dosi, dietro a Valle D’Aosta (80,3%), Piemonte (74,7), Veneto (74,2%) e Puglia (73,5%). Sul fronte 5-11 anni, infine, in Umbria risulta coperto con prima dose il 15,9% dei bambini e con ciclo completo il 5,7%. La media nazionale è rispettivamente del 19,9% e del 5,2%.