Melosso c’è. È bastata una sola tornata, quella cioè che il portacolori del rione Badia ha deciso di correre nelle prove ufficiali, per far capire che, dopo la vittoria nella Giostra della Quintana della Sfida di giugno, vuole e può aver voce in capitolo anche nella Rivincita del 18 settembre. Sì, perché, nelle prove di ieri, di fatto ultimo appuntamento per mettere a punto la condizione in vista della singolar tenzone settembrina, il cavaliere ascolano campione in carica è stato quello che ha portato a casa il percorso netto col miglior riscontro cronometrico. In sella a Texsas Cactus, infatti, Lorenzo Melosso non ha commesso errori sull’otto di gara e ha girato in 53.77. Si passi poi alle prestazioni di due big della Giostra. Luca Innocenzi, in due delle tre tornate che ha provato, è sceso sotto il muro dei 54 secondi in sella a Easy Secret. In entrambi i casi, però, il Pertinace del Cassero ha abbattuto una bandierina. Dal Cassero al Giotti, con Massimo Gubbini che, sia in sella a Dytona Man che Anna Aurora, ha messo a segno due percorsi netti su tre, ed entrambi con un tempo di 54 secondi spaccati.
Di poco sopra il miglior giro di Nicholas Lionetti: il cavaliere del Pugilli ha infatti portato a casa un percorso netto in sella a Destination Paco girando in 54.20. Senza sbavature le tre tornate di prova per Alessandro Candelori del Morlupo. La migliore delle quali, perché accompagnata da un tempo di 54 secondi, è stata quella in sella a Lo Zingaro. Anche Lorenzo Paci, Fedele di Croce Bianca, riesce a girare intorno ai 54. E lo fa, in particolare, sul cavallo Puck di Breme, non commettendo errori e fermando i cronometri a 54.10. Dopo una tornata macchiata da un anello mancato, anche Mattia Zannori de La Mora in sella a Livarot si porta a casa un percorso netto, con un tempo di 56.10. Per quanto riguarda poi Daniele Scarponi, Furente del Contrastanga, la sua miglior tornata è quella in sella a Olaya con un tempo di 54.60. Due tornate e due percorsi netti, invece, per l’Audace del rione Spada, Pierluigi Chicchini, il quale, sempre in sella a Romantic Walk, gira in 55.30 e 54.75. Discorso analogo per Tommaso Finestra, se non altro per il fatto che anche lui, nelle due tornate provate, non ha commesso errori. Prima su Doriano e poi su Zip Line, il cavaliere dell’Ammanniti gira in 55.20 e 55.44.