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Foligno, criticità nelle farmacie comunali gestite da Afam: scatta l’interrogazione

Pubblicato il 6 Febbraio 2023 10:17 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:14

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Chiarimenti in merito ai rapporti tra società e lavoratori, al rispetto o meno del contratto nazionale di lavoro e alla presenza di una contrattazione di secondo livello. Sono quelli che il consigliere comunale di Foligno 2030, Mario Gammarota, intende ricevere da parte del sindaco, Stefano Zuccarini, relativamente alla situazione dei lavoratori delle farmacie comunali gestite da Afam. A denunciare alcune problematiche all’interno proprio delle farmacie erano state, negli scorsi giorni, le sigle Filcams Cgil di Perugia e Fisascat Cisl dell’Umbria che, in una conferenza stampa, avevano pure spiegato di aver “cercato di coinvolgere con varie richieste il sindaco per esporre le diverse criticità senza però ricevere risposta alcuna”. Il sindaco, sì, e quindi il Comune, perché, lo ricordiamo, palazzo Orfini Podestà è socio di maggioranza di Afam all’83,68%.

Richieste alle quali, come detto, si aggiungono ora quelle di chiarimenti tutte contenute in un’interrogazione a risposta orale firmata, appunto, dal consigliere Gammarota e rivolta a primo cittadino ed assessore competente. Partendo, tra le altre cose, dalla considerazione che la società “opera in un settore delicato come quello della dispensazione di medicinali” e che “pure in concorrenza con il settore privato, mantiene un proprio carattere pubblico e sociale attraverso la continua presenza in zone con marginalità negativa”, il firmatario dell’interrogazione si sofferma su più di una questione: “Quali sono – chiede Gammarota – i rapporti tra la società ed i lavoratori? Viene rispettato da parte del Cda della società il contratto nazionale di lavoro in merito al riconoscimento del pagamento delle ore di straordinario e di assemblea? È presente all’interno della società – domanda ancora il consigliere – la contrattazione di secondo livello al fine di integrare alcuni aspetti normativi ed economici rispetto al Ccnl, a vantaggio della società, dei lavoratori e delle relazioni interne?”.

E ricordando lui stesso come “vi sono dei problemi all’interno della società sollevati da Filcams Cgil e Fisascat Cisl”, Gammarota rimarca come “i rapporti di lavoro debbono sempre essere regolamentati e gestiti nel miglior modo possibile per il buon andamento dell’azienda, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e delle relazioni con le organizzazioni sindacali rappresentative degli stessi”. Al netto di tutto, il consigliere d’opposizione sottolinea come “il Comune di Foligno, in quanto titolare di maggioranza qualificata della società, ha il diritto e il dovere di intervenire nel migliorare le relazioni tra i vertici della società (la cui nomina spetta all’amministrazione comunale stessa) e i lavoratori”.

PRIMA COMMISSIONE – Ma Mario Gammarota non è il solo consigliere di palazzo Orfini Podestà a voler approfondire la vicenda. Oltre alla sua, porta infatti la firma di Elia Sigismondi e Rita Barbetti del Partito democratico e di Francesco Silvestri di Patto x Foligno la richiesta di convocazione della prima commissione inoltrata alla coordinatrice Daniela Flagiello. I quattro esponenti di minoranza, e membri della stessa commissione consiliare permanente, intendono infatti esaminare in quella sede alcuni argomenti relativi alla società partecipata Afam. Tra questi, documento alla mano, “andamento economico finanziario 2022” e “politiche in materia di gestione del personale, contrattazione integrativa di secondo livello e relazioni con i lavoratori e le rappresentanze sindacali”. Gammarota, Sigismondi, Barbetti e Silvestri chiedono pure di convocare per un’audizione il consiglio di amministrazione della società, i rappresentati dei lavoratori (sigle sindacali di categoria) ed una delegazione dei direttori delle farmacie.

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