22.7 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeAttualitàFoligno, Barbetti denuncia: “Mi hanno vietato di presentare un libro in biblioteca”

Foligno, Barbetti denuncia: “Mi hanno vietato di presentare un libro in biblioteca”

Pubblicato il 12 Ottobre 2023 15:51

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno militari in campo per la raccolta di sangue

Donazione collettiva per 25 membri dell’esercito e dell’aeronautica militare. Tra loro anche il generale Brafa Musicoro alla guida del Csrne

A Foligno inaugurata la nuova sede del Coworking

Presenti all’evento di apertura oltre 200 persone che hanno affollato i locali di via Oberdan dello spazio di lavoro condiviso della città. Salvucci: “Resistere e ripartire sono le priorità che ci siamo dati”

Foligno celebra la sua liberazione. Meloni: “Mai dare per scontati libertà e democrazia”

Nella mattinata di lunedì 16 giugno le celebrazioni in piazza Don Minzoni per gli 81 anni trascorsi dalla lotta delle truppe alleate e dei partigiani contro i tedeschi. “A chi compì questa impresa il nostro più vivo plauso e doveroso ringraziamento”

Si dice “discriminata e censurata” la consigliera comunale di minoranza in quota Pd, Rita Barbetti, dopo che le è stato vietato di presentare un libro sulla mitologia greca alla Biblioteca dei ragazzi. L’esponente “dem” era stata invitata da Anna Martellotti e Mirco Porzi, autori di “Le forbici di Atropo”, a presenziare alla presentazione del volume in virtù della sua esperienza di insegnante di latino e greco, ma secondo quanto riportato dalla stessa Barbetti sarebbe stato posto un veto sul suo nome in virtù del suo ruolo politico all’interno della città. “Quando si stava procedendo a formalizzare la richiesta di utilizzo dello spazio ed è stato indicato il mio nome per la presentazione, è  scattato il veto” racconta Rita Barbetti, che aggiunge: “Ovviamente si è detto che qualunque altro politico non avrebbe potuto presentarlo in quel luogo, per tentare di giustificare l’ostracismo”. Un veto che la consigliera comunale bolla come “arbitrario, ingiusto, lesivo del diritto di un cittadino di poter esercitare le sue funzioni”. “Oltre che svolgere il ruolo di consigliera – si chiede, dunque, Rita Barbetti – potrò anche continuare ad essere una cittadina comune che ha svolto studi di latino e greco? Perché dovrei essere discriminata e censurata proprio nella mia attività prevalente? Mi chiedo – conclude – se una persona che svolge il ruolo di consigliere comunale può essere contemporaneamente un cittadino comune. O se mi si può vietare di parlare in un luogo pubblico di proprietà del Comune per il fatto di essere una consigliera comunale di minoranza”. 

Articoli correlati