5.8 C
Foligno
domenica, Dicembre 28, 2025
HomeAttualitàDà lavoro a oltre 200 richiedenti asilo: a Caprai il Premio viticoltore...

Dà lavoro a oltre 200 richiedenti asilo: a Caprai il Premio viticoltore etico

Pubblicato il 13 Novembre 2023 15:08

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

La Foligno del Seicento: arte, devozione e spiritualità in una visita guidata

Oggi pomeriggio un tour esclusivo promosso dal Comune e dalla Diocesi, a cura delle Guide Turistiche dell’Umbria, con l'apertura straordinaria della chiesa del Santissimo Salvatore

Nel 2025 dal Comune 72mila euro per sport e tempo libero

Dall’Atletica Winner al Foligno Calcio, dal Csi al rugby: tutte le cifre stanziate dall’amministrazione in favore di società e associazioni sportive del territorio

Imu, Irpef e bilancio di previsione nell’ultimo consiglio comunale dell’anno

A Foligno la seduta della massima assise cittadina è convocata per lunedì 29 dicembre. Sui tavoli di maggioranza e opposizione anche il Cup e il piano di razionalizzazione delle partecipate

Nuovo importante riconoscimento per Marco Caprai, che si è visto assegnare il Premio viticoltore etico dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) per aver dato lavoro a oltre 200 richiedenti asilo, favorendo così l’integrazione. Premio che gli è stato consegnato negli scorsi giorni a Milano, in occasione della presentazione della guida “100 vini e vignaioli d’Italia” firmata da Luciano Ferraro e James Suckling, uno dei più influenti wine critic internazionali ed edita dal Corriere della Sera. “Un premio – si legge nelle motivazioni – per l’aiuto a chi fugge dalle guerre”. Sei migranti su dieci, è stato inoltre sottolineato, sono rimasti a lavorare stabilmente nell’azienda di Montefalco, dove Caprai da oltre trent’anni si batte “per far crescere fama e qualità del Sagrantino”. In particolare, l’opportunità offerta da Marco Caprai dimostra che “l’accoglienza si può trasformare in beneficio per la sua cantina, grazie a un progetto iniziato nel 2016 con la Caritas di Foligno”. I rifugiati , così com’è stato spiegato, vengono assunti come salariati agricoli, con tutte le carte in regola, poi seguono dalla potatura delle viti alla raccolta dell’uva, lavorando in media 180 giorni l’anno. “Questo premio – ha dichiarato lo stesso Caprai – dimostra la straordinaria capacità di integrare e includere. Vorrei che il terzo settore – ha quindi proseguito – fosse più coraggioso nel guardare le capacità dell’impresa e soprattutto dell’impresa agricola. Due terzi dei richiedenti asilo – ha concluso l’imprenditore montefalchese – continuano a lavorare con noi: il mondo agricolo soffre di carenza di manodopera e queste persone possono colmare questo vuoto, con qualità e impegno”. 

Articoli correlati