8.6 C
Foligno
martedì, Dicembre 16, 2025
HomeAttualitàDà lavoro a oltre 200 richiedenti asilo: a Caprai il Premio viticoltore...

Dà lavoro a oltre 200 richiedenti asilo: a Caprai il Premio viticoltore etico

Pubblicato il 13 Novembre 2023 15:08

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Una nuova ambulanza al servizio della Croce Bianca di Foligno

Acquistato grazie al contributo dell'Usl Umbria 2 e della Fondazione Carifol, il mezzo è dotato di una trazione a quattro ruote motrici ed è più grande degli altri già in dotazione all'associazione. Il presidente Matilli: "In attività dal prossimo gennaio, probabilmente opererà a Colfiorito"

Foligno, si dimette il dirigente accusato di tentato omicidio

A confermarlo fonti interne all'Ente di palazzo Orfini Podestà. Per il 60enne il giudice nell'udienza di convalida disposto gli arresti domiciliari e l'applicazione del braccialetto elettronico

Insulta e minaccia un infermiere: arrestato 26enne con precedenti

Il giovane pretendeva di far visita ad un parente fuori dall’orario stabilito e di far entrare un bambino anche se non consentito. A far scattare le manette l’intervento di un agente in servizio al posto di polizia interno al “San Giovanni Battista”

Nuovo importante riconoscimento per Marco Caprai, che si è visto assegnare il Premio viticoltore etico dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) per aver dato lavoro a oltre 200 richiedenti asilo, favorendo così l’integrazione. Premio che gli è stato consegnato negli scorsi giorni a Milano, in occasione della presentazione della guida “100 vini e vignaioli d’Italia” firmata da Luciano Ferraro e James Suckling, uno dei più influenti wine critic internazionali ed edita dal Corriere della Sera. “Un premio – si legge nelle motivazioni – per l’aiuto a chi fugge dalle guerre”. Sei migranti su dieci, è stato inoltre sottolineato, sono rimasti a lavorare stabilmente nell’azienda di Montefalco, dove Caprai da oltre trent’anni si batte “per far crescere fama e qualità del Sagrantino”. In particolare, l’opportunità offerta da Marco Caprai dimostra che “l’accoglienza si può trasformare in beneficio per la sua cantina, grazie a un progetto iniziato nel 2016 con la Caritas di Foligno”. I rifugiati , così com’è stato spiegato, vengono assunti come salariati agricoli, con tutte le carte in regola, poi seguono dalla potatura delle viti alla raccolta dell’uva, lavorando in media 180 giorni l’anno. “Questo premio – ha dichiarato lo stesso Caprai – dimostra la straordinaria capacità di integrare e includere. Vorrei che il terzo settore – ha quindi proseguito – fosse più coraggioso nel guardare le capacità dell’impresa e soprattutto dell’impresa agricola. Due terzi dei richiedenti asilo – ha concluso l’imprenditore montefalchese – continuano a lavorare con noi: il mondo agricolo soffre di carenza di manodopera e queste persone possono colmare questo vuoto, con qualità e impegno”. 

Articoli correlati