Ammontano a 120mila euro le risorse a disposizione della Fondazione Prevenzione Usura Umbria, presieduta da Fausto Cardella, per il Piano Casa 2024, nato per sostenere le spese abitative dei cittadini in difficoltà. Ai 50mila euro messi a disposizione dalla Regione, se ne sono infatti aggiunti altri 70mila, stanziati dalla Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre. Consulta che riunisce gli enti filantropici di origine bancaria di Perugia, Terni-Narni, Città di Castello, Orvieto, Foligno e Spoleto, alla cui guida si trova oggi Luigi Carlini della Fondazione Terni-Narni.
“Ciascuno di noi – ha dichiarato Carlini – può essere un anello fondamentale nella catena della solidarietà”. Per il numero uno della Consulta, infatti, “sostenere un progetto contro l’usura non è solo un atto di benevolenza, ma un imperativo morale”. “Non significa solo alleviare il peso finanziario di una fascia rilevante di società – ha spiegato – ma anche difendere la dignità umana e promuovere un tessuto sociale più equo e solidale. Ogni contributo – ha quindi concluso Luigi Carlini – ha il potere di ridisegnare il volto della nostra comunità e prevenire l’incubo dell’indebitamento”.
“Questo progetto – ha commentato Fausto Cardella, esprimendo soddisfazione per l’intervento della Consulta – ha lo scopo di aiutare le famiglie umbre a sostenere le spese ordinarie e straordinarie che riguardano la casa”. Casa che il presidente della Fondazione umbra contro l’usura apostrofa come “il fulcro della vita” di ogni cittadino ma anche come “fonte significativa di debiti”, con riferimento in questo caso a varie voci di spesa: dal mutuo alle tasse, passando per le spese di condominio o alla manutenzione. “La casa – ha, quindi, sottolineato Cardella – è un tema molto caro alla Fondazione, considerando che i nostri assistiti, a causa dei debiti contratti, si trovano sempre più spesso ad affrontare il dramma del pignoramento immobiliare e la prospettiva di perdere la propria abitazione”.
Negli ultimi anni, complice la crisi pandemica e inflattiva, il numero delle persone a rischio usura è costantemente aumentato, chiamando le istituzioni e gli enti filantropici a uno sforzo aggiuntivo per arginare e combattere il fenomeno. Secondo le stime, le famiglie umbre in difficoltà economica sono circa 40mila, mentre ogni anno le forze dell’ordine raccolgono dalle 3 alle 4 denunce di usura. Le imprese umbre segnalate alla “centrale-rischi” sono invece 5mila. Già lo scorso anno, inoltre, l’istituzione aveva sostenuto il piano “Caro vita”, grazie al quale erano stati erogati contributi assistenziali a circa 70 famiglie per un totale di oltre 133mila euro. Per allargare la platea, chi ha già beneficiato delle iniziative precedenti non potrà usufruire del “Piano Casa 2024”.