Tutto pronto a Spello per la lunga notte delle Infiorate, che culminerà nella processione del Corpus Domini in programma per la mattinata di domenica 2 giugno e che vedrà ospite il cardinale folignate Giuseppe Betori. Per le Infiorate, il cui programma di eventi collaterali è iniziato da ormai più di una settimana, si avvicina dunque il momento clou, con tante novità per dare ancora più enfasi alla manifestazione spellana. “Quest’anno – ha spiegato il presidente dell’associazione delle Infiorate, Giuliano Torti – abbiamo voluto puntare sull’inclusione dei turisti, coinvolgendoli già dalla mattinata di sabato primo giugno con visite al borgo e alle sue bellezze, con la presenza di artisti di strada chiamati a raccontare la manifestazione lungo i luoghi più importanti di Spello. Una giornata che terminerà, poi, con delle proiezioni al teatro ‘Subasio’”.
In programma sempre per sabato un corso di cucina floreale con lo chef Roberto Sebastianelli. “Un’occasione – ha sottolineato il presidente Torti – per promuovere l’utilizzo dei fiori in cucina non solo come decorazione ma anche e soprattutto come ingrediente. Tutto questo non è altro che l’anticipazione del momento clou di questo weekend, ossia la grande Notte dei fiori, durante la quale gli infioratori lavoreranno per realizzare le infiorate da presentare alla giuria nella mattinata di domenica”. Mattinata che, come detto, sarà segnata dalla consueta processione del Corpus Domini che, come anticipato, vedrà presente l’arcivescovo emerito di Firenze. Ospite speciale di questa edizione 2024 delle Infiorate, però, sarà anche la guardia di finanza che, per festeggiare il 250esimo anniversario della nascita del Corpo, ha deciso di prendere parte alla manifestazione spellana riproducendo in un quadro floreale lo stemma araldico delle fiamme gialle, coadiuvata dai mastri infioratori.
Un fine settimana ricco di attività, dunque, quello in programma nella Splendidissima Colonia Julia, che vede all’opera già da diversi mesi la comunità. “Dietro le Infiorate c’è un lavoro grandissimo – specifica Torti -, al quale partecipano quasi 2mila soci e che ha inizio a gennaio, mese in cui vengono messe a dimora le piantine, che poi a primavera vengono raccolte, per dare quindi il via all’attività della capatura. I fiori, vengono essiccati, misurati e stivati e, nell’ultima settimana, messi in una cella frigorifera fino alla serata di sabato”. Un percorso, quello di avvicinamento alle Infiorate, che coinvolge non solo adulti ma anche i bambini, anche attraverso le attività promosse dall’Accademia dei Boccioli. “Anche i bambini, a partire dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia, e gli studenti delle scuole secondarie di primo grado partecipano alle Infiorate con dei loro quadri. Con questa iniziativa – ha concluso Giuliano Torti – cerchiamo di piantare il seme dell’amore per le Infiorate proprio nei più piccoli, così che possano loro stessi portare avanti in futuro una delle tradizioni cardine di questa città”.