Lettera al futuro sindaco. Gli educatori e soci de La Locomotiva, cooperativa folignate che opera nel settore dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi, hanno preso carta e penna per scrivere ai candidati sindaco e segnalare la situazione di disagio in seguito alla perdita di una gara d’appalto. “Tutto ciò a favore – come si legge nella lettera – di una cooperativa marchigiana la quale, pur ottenendo una valutazione tecnica inferiore a quella de La Locomotiva, è riuscita tramite un’offerta economica decisamente più bassa ad aggiudicarsi due dei lotti in gara. Siamo preoccupati e dubbiosi sul nostro futuro lavorativo”. Nello specifico, si tratterebbe di una gara d’appalto con il Comune di Foligno per la gestione dei servizi relativi a interventi socioeducativi di supporto alla domiciliarità sui minori, in copertura del periodo tra il 1° luglio 2024 e il 30 giugno 2025, comprendente tutta la Zona sociale 8. “Tutto ciò – dicono ancora gli educatori – in un appalto dove, visto che nell’importo a base di gara non veniva considerato neanche l’ultimo CCNL, si sarebbe dovuto scoraggiare chiunque a fare offerte particolarmente al ribasso”.
“Tutti noi con La Locomotiva abbiamo un contratto a tempo indeterminato – spiegano ancora educatori e soci -. Poi alcuni in questo lotto sviluppano un numero di ore settimanale esiguo, altri al massimo perdono non più del 30-40% dell’orario settimanale previsto. Però rimanendo a La Locomotiva – proseguono –, salvo soluzioni organizzative interne, ci troveremmo chiaramente a fare meno ore di quelle previste dal nostro contratto”.
Inoltre, stando anche a quanto scritto dai firmatari della missiva, se gli stessi dovessero passare all’interno della cooperativa subentrante, la clausula sociale non assicurerebbe tutte le tutele, “quindi – si chiedono – perché dovremmo accettare un passaggio per un anno a una cooperativa a noi totalmente ignota? E inoltre anche se avessimo una parte di ore in questo servizio, poi le altre dove le andremmo a fare, nelle Marche?”.
Una situazione che mette in crisi non solo i dipendenti della cooperativa, ma anche i minori che la abitano, come sottolineano ancora i collaboratori: “Perché trattare i servizi alla persona, nei quali si sventola la bandiera della continuità educativa come base dei miglioramenti del minore, con appalti simili ai servizi di pulizia o a servizi per la manutenzione del verde? Tanti dubbi e un’unica certezza, in questa situazione ci rimettono tutti, in primis i minori!”.
A intervenire sulla questione anche i rappresentanti della lista Foligno in Comune, che criticano l’operato dell’uscente amministrazione comunale, definendo la situazione come “una gara al ribasso. Si risparmia sullo stipendio dei lavoratori. Si risparmia sulla vita delle persone. Sulla vita di chi lavora. Sulla vita dei minori che, non per loro scelta, hanno bisogno dei servizi sociali. Diciamo basta a tutto questo. Vogliamo che i bandi pubblici garantiscano un salario minimo ai lavoratori e alle lavoratrici”.