C’è anche un minorenne nell’operazione condotta dagli agenti del Commissariato di Foligno, diretto dal vice questore aggiunto Adriano Felici, che mercoledì 5 giugno ha portato ad interrompere un giro di spaccio con base in piazza del Grano, a Foligno. Operazione che si è conclusa con l’arresto di due cittadini di origini tunisine e la denuncia di un terzo giovane, come detto minorenne. A tutti e tre viene contestato il concorso per detenzione e spaccio di droga.
Determinante, ancora una volta, la collaborazione dei residenti che con le loro segnalazioni – effettuate in parte anche attraverso l’applicazione “YouPol” della Polizia di Stato -, hanno dato il là all’attività di indagine da parte degli agenti. Sono stati proprio i residenti, infatti, a denunciare la presenza nella zona, tanto nelle ore diurne quanto in quelle notturne, di un piccolo gruppo di giovani sospetti.
Così, nella mattinata di mercoledì gli agenti sono entrati in azione, appostandosi nell’area di piazza del Grano. Ed è proprio in un vicolo adiacente che hanno notato tre persone cedere qualcosa prima ad un giovane e successivamente ad un’altra persona. Bloccati i due “acquirenti”, li hanno perquisiti trovandoli in possesso di cocaina ed hashish. Conferma che ha permesso ai poliziotti di fermare, subito dopo, anche i tre spacciatori e perquisirli. Sono così stati rinvenuti e sequestrati complessivamente quasi due etti e mezzo di hashish, due dosi di cocaina ed altrettante di marijuana per un peso di oltre 4 grammi, e oltre 2.100 euro, considerati verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Identificati, è emerso come due fossero cittadini tunisini maggiorenni, mentre il terzo – come detto – un minorenne risultato residente a Foligno. Per i due nordafricani è quindi scattato l’arresto in flagranza per concorso per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: su disposizione del pubblico ministero della Procura di Spoleto, i due arrestati sono stati portati in carcere a Capanne in attesa dell’udienza di convalida. Denunciato in stato di libertà per lo stesso reato, invece, il minorenne.