Ha usato il documento d’identità di un’altra persona e ha affittato una camera nel centro storico di Foligno usandola, di fatto, come base logistica per la sua attività di spaccio. Sì, perché il giovane di origini tunisine poco più che ventenne, arrestato nella mattinata di martedì 9 luglio dagli agenti del Commissariato di via Garibaldi, era già noto per i suoi precedenti in materia di stupefacenti. E così, quando i poliziotti agli ordini del vice questore aggiunto Adriano Felici lo hanno incontrato in giro per il centro, hanno deciso di fermarlo per un controllo. Controllo che ha permesso agli agenti di trovargli addosso tre involucri contenenti hashish e altri tre con all’interno della cocaina, pronti per essere venduti.
Il ragazzo, inoltre, aveva con sé un mazzo di chiavi, quello cioè della stanza che aveva preso in un affittacamere non lontano dal luogo in cui è stato fermato. Da lì la decisione dei poliziotti di effettuare un ulteriore controllo all’interno della stanza. Raggiunta la struttura ricettiva e dato avvio alla perquisizione, sono stati rinvenuti e quindi sequestrati oltre 120 grammi di hashish e 35 grammi di cocaina, che hanno di fatto confermato come quella dello straniero non fosse un’attività di spaccio occasionale.
Il giovane è stato quindi arrestato in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e portato, su disposizione del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Spoleto, nel carcere di Maiano. Per il maghrebino è inoltre scattato il deferimento all’autorità giudiziaria per sostituzione di persona dal momento che, come detto, il documento utilizzato per affittare la camera come base di appoggio per la sua attività è risultato appartenere ad un’altra persona, sulla quale il personale di via Garibaldi sta effettuando i dovuti accertamenti.
Tornando alla cronaca, si tratta della seconda operazione antidroga messa a segno dalla polizia nel corso dell’ultimo mese che lascia emergere elementi molto simili alla precedente. Il riferimento è all’arresto di due giovani tunisini e alla denuncia di un minore avvenuti in piazza del Grano all’inizio di giugno. Protagonisti, dunque, sempre dei giovani e teatro dell’attività di spaccio sempre il centro storico cittadino, in un luogo – piazza del Grano appunto – non distante da quello in cui è stato compiuto anche l’arresto di martedì. Variegata, inoltre, la tipologia di droga pronta per essere venduta, segno che quella messa in piedi è un’attività che punta a rispondere alla domanda di target diversi. Tutti elementi, quelli raccolti fino ad ora dagli agenti di via Garibaldi, che potrebbero far ipotizzare l’esistenza a Foligno di un’ampia rete di spaccio che veda tra loro collegati gli episodi registrati nelle ultime settimane e su cui si starebbe indagando.