Studio sulla salute cardiovascolare dei cittadini di Foligno. L’iniziativa di prevenzione promossa dall’Istituto superiore di sanità ha scelto, in Umbria, proprio la città della Quintana per condurre l’indagine “Italian Health Examination Survey – Progetto Cuore”, che ha coinvolto oltre 200 folignati fra i 35 e i 74 anni. I soggetti, campionati attraverso l’anagrafe comunale, sono stati sottoposti a questionari da parte degli operatori sanitari, a rilevazioni strumentali e ad esami in laboratorio in base all’età. “L’indagine ha permesso – spiega il dottor Mauro Zampolini, direttore medico di presidio all’avvio del progetto – non solo di valutare il rischio cardiovascolare nella popolazione adulta, ma anche di diagnosticare patologie precedentemente sconosciute ai partecipanti”.
Lo studio, si è concluso negli scorsi giorni all’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno ed è stato coordinato dal Dipartimento delle malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto superiore di sanità che opera in collaborazione con le strutture sanitarie locali. “Per la buona riuscita del programma – ha detto la dottoressa Letizia Damiani che, per la direzione del ‘San Giovanni Battista’ ha gestito gran parte del progetto – è stato fondamentale il lavoro di squadra. Gli assistenti sanitari del Dipartimento di prevenzione per la raccolta dati hanno collaborato con gli operatori sanitari, e non, del presidio ospedaliero: personale amministrativo, tecnici di laboratorio, dirigenti del laboratorio, infermieri e cardiologi hanno operato in sinergia per il coordinamento degli appuntamenti per l’effettuazione degli esami di laboratorio e l’effettuazione e refertazione di quelli strumentali. Un’indagine vantaggiosa anche per i medici di medicina generale che hanno potuto trarre beneficio dai risultati ricevuti per effettuare scelte di salute per propri assistiti”.
Ad intervenire sui benefici e l’importanza dell’iniziativa anche l’attuale direttore medico dell’ospedale di Foligno, la dottoressa Orietta Rossi: “Il progetto si è rivelato un vero e proprio strumento di screening. I risultati saranno elaborati insieme a quelli nazionali per produrre un report sull’andamento dei fattori di rischio cardiaci. Inoltre, l’iniziativa ha permesso di avvicinare ancor di più la città all’ospedale”. Piero Carsili, direttore generale dell’Usl Umbria 2 ha, poi, aggiunto: “I risultati dell’indagine forniranno dati preziosi per future strategie di prevenzione cardiovascolare, sia al livello locale che nazionale”.
Lo studio dell’Istituto superiore di sanità è stato curato dalla dottoressa Chiara Donfrancesco, mentre per la Usl Umbria 2 l’indagine è stata curata e gestita dalla Direzione medica di presidio composta da Mauro Zampolini, Orietta Rossi e Letizia Damiani con la segretaria amministrativa Stefania Bocci; dall’Unità operativa di cardiologia diretta dal dottor Maurizio Scarpignato con la coordinatrice infermieristica Oriana Comodi; dal Laboratorio analisi guidato dalla dottoressa Antonella Proietti con il coordinatore Ernesto Giuliani; dal Dipartimento di prevenzione con la Struttura di sorveglianza e promozione della salute diretta dal dottor Marco Cristofori con la P.O. sorveglianza e promozione della salute, la dottoressa Sonia Bacci, e dall’equipe di assistenti sanitari composta da Luca Cittadoni, Daniela Gorietti e Laura Meschini.