Da un anno aveva lasciato l’abitazione di Marsciano che condivideva con il marito. I due si erano, quindi, separati e la donna aveva deciso di trasferirsi a Foligno. Non immaginando, però, quello che sarebbe successo dopo.
Non accettando infatti la separazione, l’uomo un italiano di 47 anni, aveva iniziato a perseguitare la ex moglie, una quarantenne di origini romene. Per nulla rassegnato, il 47enne aveva cercato più volte di avvicinarla. E, nonostante il rifiuto opposto dalla ex, aveva continuato a seguirla nei suoi spostamenti. Arrivando anche a presentarsi più volte nel luogo in cui lavorava la vittima, un locale notturno di Bastia Umbra. Lì, l’uomo con il suo atteggiamento le aveva creato imbarazzo e l’aveva messa in difficoltà. Ma i pedinamenti erano continuati anche altrove. In diverse occasioni, secondo quanto emerso, infatti, aveva raggiunto la ex moglie sotto casa e con arroganza le aveva chiesto di salire.
Stesso copione anche nell’ultimo episodio, quello cioè in cui la quarantenne ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine di Foligno. Secondo quanto ricostruito, l’uomo si era inizialmente presentato nel locale di Bastia in cui la donna lavorava, per poi seguirla fino sotto la sua abitazione. A quel punto avrebbe iniziato a suonare al citofono con insistenza per farsi aprire. Tutto questo in piena notte. Erano infatti le quattro quando la donna, esasperata, è uscita di casa avvisando l’ex marito che si sarebbe rivolta ai carabinieri. Neanche questo, però, ha distolto il 47enne dai suoi intenti, al punto da pedinarla e seguirla fin dentro la caserma di via Garibaldi. E proprio ai militari diretti dal maggiore Giuseppe Agresti, la vittima ha raccontato l’inferno in cui era finita, denunciando l’ex marito per stalking.
Raccolte tutte le prove, con tanto di testimonianze, messaggi e video, i carabinieri hanno così deferito il 47enne alla Procura della Repubblica di Spoleto per atti persecutori.