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Il Papa “benedice” i lavori di recupero dell’episcopio di Assisi

Negli scorsi giorni monsignor Sorrentino è stato ricevuto dal pontefice. Nel corso dell’incontro privato il vescovo Domenico ha esposto i progetti che si stanno portando avanti nella città serafica. “Un colloquio amicale, l’ho invitato a tornare da noi”

Pubblicato il 26 Agosto 2024 11:02 - Modificato il 26 Agosto 2024 16:20

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Il Papa ha “benedetto” i lavori di recupero dell’antico episcopio di Assisi. Giovedì 22 agosto, infatti, monsignor Domenico Sorrentino è stato ricevuto dal Pontefice in un incontro privato nel corso del quale, come sottolineato dalla Diocesi di Assisi-Gualdo Tadino-Nocera Umbra, Francesco “è rimasto molto ben impressionato dalle foto del cantiere, su ciascuna delle quali ha voluto apporre la sua firma in segno di benedizione e incoraggiamento”.

Nel corso del colloquio il vescovo Domenico ha illustrato al Santo Padre i progetti che si stanno portando avanti, in particolare modo quelli relativi alla valorizzazione del Santuario della Spogliazione, dov’è sepolto il Beato Carlo Acutis, ormai prossimo alla canonizzazione. Una figura quella del giovane Carlo che continua ad attirare fedeli da ogni parte del mondo e la cui reliquia sta accompagnando tante “missioni” da Assisi in diverse nazioni e continenti. A Papa Francesco il presule ha anche fatto dono di una pre-stampa del libro “Originali non fotocopie”, alla sua terza edizione aggiornata e aumentata,  che sintetizza  il messaggio del Santuario della Spogliazione, mettendo a confronto la figura del Poverello con quella del giovane Carlo.

“È stato davvero un colloquio cordiale, direi, amicale” ha commentato monsignor Sorrentino, ringraziando il Papa per “aver benedetto i lavori, appena ripresi dopo un periodo di sosta”. Il pastore delle Chiese sorelle di Assisi e Foligno ha inoltre invitato il Pontefice a far ritorno nella città serafica. “Quando verrà,  insieme con altre tappe – ha dichiarato a questo proposito -, spero possa mettere in programma anche una speciale visita al nostro Santuario diocesano sia per soffermarsi davanti alla tomba del beato Carlo, ormai ‘santo’, sia per visitare i luoghi, riesumati dai recenti scavi, dell’antico vescovado frequentato da Francesco. Ho ritenuto per questo importante informare il Santo Padre sull’avanzamento dei lavori, per averne consigli e incoraggiamento.  Assisi – ha concluso il vescovo – si prepara ad anni ed eventi importanti: dalla canonizzazione del Beato Acutis all’ottavo centenario del Cantico delle Creature, da quello, nel 2026, della morte di San Francesco, fino ai quarant’anni dello Spirito di Assisi (27 ottobre 2026)”.   

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