Lo hanno aggredito in quattro, colpendolo anche con una catena di quelle utilizzate per legare le biciclette e provocandogli gravi lesioni che i sanitari hanno giudicato guaribili in 30 giorni. I motivi che avrebbero portato a quanto accaduto in piazza Matteotti, nella notte tra il 23 e il 24 agosto scorsi, tra un gruppetto di nordafricani e la vittima, di origini tunisine, sarebbero però futili secondo la ricostruzione fatta dalla polizia intervenuta sul luogo dell’aggressione.
Ad occuparsi dell’episodio, infatti, sono stati gli agenti del Commissariato di via Garibaldi, guidato dal vice questore aggiunto Adriano Felici. Una volta sul posto, i poliziotti hanno ricostruito l’intera vicenda, identificando i quattro responsabili. E lo hanno fatto in parte servendosi delle dichiarazioni di chi si trovava in piazza proprio in quei concitati momenti, ma anche attraverso i filmati ricavati dalle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area teatro dello scontro. Non si esclude che a far scaldare gli animi possa aver contribuito anche l’abuso di alcol da parte di qualcuno dei soggetti coinvolti, che dunque avrebbe giocato un ruolo nel diverbio sfociato, come detto, nell’aggressione. A seguito della quale, ai quattro nordafricani viene ora contestato il concorso nel reato di lesioni personali gravi e pluriaggravate, come testimonia di fatto il responso degli accertamenti condotti dai sanitari dell’ospedale cittadino sulla vittima.
Gli indagati, che hanno avuto la meglio sul tunisino anche in forza del fatto che fossero in superiorità numerica, non erano inoltre sconosciuti alla polizia. Già in passato, infatti, avevano avuto a che fare con reati contro la persona e alcuni di loro anche contro il patrimonio. Tra le aggravanti che gli sono state contestate, poi, l’utilizzo – come detto – di una catena per bicicletta, che è risultata essere di proprietà di uno dei coinvolti. I quattro, dunque, sono stati denunciati in concorso per lesioni personali gravi e pluriaggravate. E non si esclude che a loro carico il questore di Perugia, Fausto Lamparelli, possa valutare anche misure di prevenzione personali.
Intanto l’episodio di piazza Matteotti torna ad accendere i riflettori su una questione ben più complessa: non solo in passato, infatti, l’area che si trova nel cuore del centro storico folignate ha fatto da sfondo ad episodi simili, ma versa in una situazione di grave degrado, come segnalato più volte anche da chi lavora e abita in zona e che via via ha lamentato diverse problematiche.