La sanità ancora al centro del dibattito folignate. I consiglieri comunali di opposizione, Rita Barbetti, Maura Franquillo, Maria Frigeri, Mauro Masciotti, David Fantauzzi e Diego Mattioli, hanno presentato alla coordinatrice Tiziana Filena la richiesta di convocazione della terza commissione consiliare, di cui sono membri, per fare il punto sulle questioni più stringenti. A cominciare dalla situazione dell’ospedale di Foligno, in particolare relativamente ai posti letto, ai primariati e all’adeguatezza dei numeri del personale sanitario. Sul tavolo anche la costituzione del Terzo polo ospedaliero con Spoleto, l’ampiamente dibattuta questione relativa alle liste di attesa, della casa e dell’ospedale di comunità, ma anche della Centrale operativa territoriale (Cot).
Tutte questioni che per i commissari di opposizione vanno trattate convocando in audizione il direttore generale dell’Usl Umbria 2, Piero Carsili, e le rappresentanze sindacali. Quello della sanità si conferma un tema per il quale gli esponenti dell’opposizione si sono più volte battuti, prima fra tutti la capogruppo del Pd folignate, Rita Barbetti, che nell’ultimo periodo si è fatta portavoce di numerose lotte sul fronte sanitario.
Battaglie che erano state dichiarate aperte dagli esponenti “dem” già ad inizio estate, all’alba dell’elezione della nuova amministrazione. Tra i temi di cui si è discusso nell’ultimo periodo, ricordiamo la segnalazione, riportata dalla stessa Barbetti, relativa al trasferimento di undici infermieri domiciliari da Foligno e Spello al Cot di Spoleto. Un allarme lanciato anche da Danilo Calabrese, presidente di PattoxFoligno, e poi attenuato dal direttore generale dell’Usl Umbria 2, che ha successivamente chiarito le dinamiche dell’intervento.
Rientrano, tra le altre criticità evidenziate ultimamente dalla capogruppo del Pd, anche l’aumento dell’utenza, letti e barelle insufficienti, interventi programmati e successivamente annullati e personale sanitario sempre più in affanno. Problematiche denunciate all’incirca un mese fa a ridosso di Ferragosto, causate, sempre secondo quanto riportato dall’esponente “dem”, anche dal depotenziamento degli ospedali di Cascia, Spoleto e Assisi e aggravate dal dirottamento delle consulenze ortopediche dall’ospedale di Assisi e di Branca a quello di Foligno. Ulteriore allarme lanciato da Rita Barbetti, nella stessa sede, quello relativo ai ricoveri, in merito al quale aveva parlato di ospedalizzazioni “in barella nei corridoi”, dichiarando di aver toccato lei stessa con mano la situazione, avendo visto in pronto soccorso persone in attesa su poltrone o barelle.