La rocciata è entrata ufficialmente nell’elenco delle ricette umbre tutelate, passando cioè da dolce della memoria popolare a simbolo riconosciuto della tradizione culinaria del Cuore verde d’Italia, aggiungendosi alla ciaramicola e al torcolo di San Costanzo. Nella mattinata di martedì 18 febbraio nel palazzo comunale di Foligno si è tenuta un’apposita cerimonia con cui si è celebrato il deposito alla Camera di Commercio dell’Umbria della ricetta ufficiale dopo le indagini e gli studi approfonditi dell’Accademia italiana della cucina.
“Non deve essere stato facile individuare una ricetta tipica perché a Foligno ogni famiglia ha la sua propria ricetta” ha commentato il sindaco Stefano Zuccarini, spiegando come si sia trattato di “un momento importante perché si dà dignità ad un prodotto cui la città è particolarmente legata”. “È un patrimonio non solo gastronomico ma sociale, di storia e di cultura, che merita di essere preservato, tramandato e valorizzato – ha quindi aggiunto -. È il primo passo di un percorso che dovrà portare all’ottenimento dell’Igp (Indicazione geografica protetta) del dolce tipico folignate”.
Presenti alla cerimonia di martedì mattina anche il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, e i rappresentanti dell’Accademia italiana della cucina con in testa la delegata di Foligno Claudia Valentini, le forze economiche e sociali della città. “La Camera – ha dichiarato Mencaroni – è ben lieta di supportare la conservazione della memoria e la valorizzazione di antichi sapori dell’Umbria, quando si tratti di ricette emerse da indagini e studi approfonditi come avvenuto finora grazie all’Accademia italiana della cucina. Vorrei consigliare – ha concluso Mencaroni – di puntare anche sulle monoporzioni, sempre più richieste dal mercato e soprattutto di impegnarsi perché un prodotto così delizioso ed identitario della città di Foligno sia sempre disponibile presso fornai e pasticcerie perché non succeda che un turista arrivi in città e abbia difficoltà a reperirla”.
Il deposito dell’atto notarile rappresenta, dunque, un passo decisivo per la tutela della rocciata, non solo preservandone la ricetta originale ma favorendone anche la promozione a livello turistico e commerciale, rafforzando l’identità gastronomica dell’Umbria.