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A Foligno restaurato il “Priorale 228” che racconta la prima Quintana

Il volume è tra i più consultati dell’archivio storico del Comune, vista la sua importanza anche per la presenza degli elenchi dei magistrati della città tra il 1606 e il 1629. A curarne la riqualificazione l’esperta Stefania Zeppieri

Pubblicato il 27 Maggio 2025 17:35 - Modificato il 28 Maggio 2025 15:46

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“Curare le radici, il restauro del Priorale 228”. Sabato 31 maggio, alle 16.30 nella sala Faloci Pulignani di palazzo Trinci, sarà presentato al pubblico il restauro di uno dei documenti più rilevanti della storia cittadina: il “Priorale 228”. Un manoscritto all’interno del quale sono contenute, tra le altre, importanti informazioni della famosa Giostra della Quintana del 1613. Il documento, fa parte di un’importante serie di scritti, denominata “Magistrati e blasoni” che comprende, nel primo gruppo, dieci registri con una copertura cronologica di circa trecento anni, dal XV al XVIII secolo.

Si tratta, nello specifico, di importanti volumi che al loro interno contengono elenchi di magistrati, ma anche registrazioni di spese, acquisti ad uso dei priori, lavori eseguiti nel palazzo, memorie di eventi, provvedimenti e non solo, distribuiti secondo i diversi bimestri in cui erano in carica i priori della città. A contenere gli elenchi dei magistrati del Comune di Foligno, a partire dal bimestre settembre-ottobre 1606 fino alla fine del 1629, è, appunto, il registro 228. Manoscritto conservato nella parte più antica dell’archivio storico del Comune di Foligno, l’archivio priorale, depositato nella sezione cittadina dell’ Archivio di Stato.

Il “Priorale 228” contiene interessanti notizie di vita cittadina come i capitoli della giostra del febbraio del 1613 e il bando composto dal cancelliere Ettore Tesorieri, Stimolo generoso di virtute, da cui è stata tratta ispirazione per la rievocazione storica della Giostra della Quintana. Nel documento sono indicati anche i nomi di chi vi partecipò, chi risultò vincitore (il fedele Bartolomeo Gori) e il premio che ottenne (una collana d’oro). Tra gli eventi rilevanti registrati in quel bimestre anche la processione fatta per San Feliciano e la rinata devozione per Santa Messalina.

Il volume risulta tra i più consultati, e quindi tra i più usurati, anche per il frequente studio dei blasoni priorali, rappresentativi di molte famiglie folignati e tra i più esibiti anche al pubblico. Per questo è stato utile provvedere al restauro e al consolidamento della legatura ma anche alla digitalizzazione completa del manoscritto che dunque, d’ora in poi, sarà disponibile per una consultazione più rapida e sicura. A promuoverne e sostenerne la riqualificazione l’Archeoclub di Foligno, che si è avvalso dell’opera professionale di Stefania Zeppieri, la quale ha proceduto al restauro nel laboratorio della Fondazione Fedrigoni di Fabriano. Operazione resa possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

Il convegno del prossimo 31 maggio vedrà la presenza di tutte le istituzioni coinvolte: la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, l’Archivio di Stato di Perugia, il Comune di Foligno, l’Archeoclub Foligno, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e l’Ente Giostra della Quintana. Ad introdurre i lavori sarà Cinzia Rutili, direttrice dell’Archivio di Stato di Perugia, cui seguiranno gli interventi storici sul volume di Anna Maria Rodante e Paola Tedeschi e quelli sul restauro di Stefania Zeppieri. Marta Maffei, presidente dell’Archeoclub Foligno, modererà l’incontro.

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