Un incontro per discutere le strategie di implementazione e diffusione del fascicolo sanitario elettronico. Si è svolto nella giornata di ieri (giovedì 4 dicembre), nella sala Alesini dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno, l’importante evento che ha visto la partecipazione di numerosi operatori sanitari del nosocomio e del territorio.
Un evento che ha rappresentato un momento cruciale di confronto sulle strategie di miglioramento dello strumento innovativo che sta trasformando il modo di gestire la salute in Umbria. Durante l’incontro, inoltre, è stato illustrato il programma dettagliato per la diffusione del fasciolo sanitario elettronico (FSE) attraverso la figura degli “Ambassador” e dei “Change Agent”, figure chiave che accompagnano professionisti sanitari e cittadini nel percorso di trasformazione digitale.
“Dobbiamo lavorare per integrare il fascicolo sanitario elettronico nei nostri flussi di lavoro quotidiani – ha sottolineato la direttrice del “San Giovanni Battista”, Orietta Rossi –. L’obiettivo è creare un collegamento diretto dalla cartella clinica elettronica al fascicolo sanitario, facilitando così l’utilizzo da parte degli operatori. Un dato positivo è che – ha proseguito – l’utilizzo della firma elettronica da parte del personale sanitario si avvicina al 100%, presupposto fondamentale per l’invio della documentazione direttamente nel fascicolo sanitario elettronico”.
Incontro, che si è svolto nella stessa giornata in cui la Regione Umbria ha lanciato ufficialmente la campagna di comunicazione regionale sul fascicolo sanitario 2.0. Secondo i dati raccolti, la Regione ha raggiungo l’83,6% dei documenti conferiti al fascicolo sanitario elettronico, con l’obiettivo di conferirne il 90% entro giugno 2026. Inoltre, il 100% dei medici di medicina generale conferisce al fascicolo e il 100% dei documenti è prodotto secondo lo standard CDA2.
“Circa il 50% dei pazienti – è poi intervenuto il direttore del dipartimento di riabilitazione dell’azienda Usl Umbria 2, Mauro Zampolini – non ha ancora concesso l’autorizzazione all’utilizzo del servizio. Questo dato evidenzia che cittadini e professionisti sanitari necessitano di maggiore sensibilizzazione. Molti pazienti non hanno ancora compreso appieno i vantaggi concreti del Fascicolo, mentre alcuni colleghi lo percepiscono come un ulteriore impegno digitale. E’ fondamentale un’azione di comunicazione efficace verso entrambi i target”.





















