Affida ad un lungo comunicato stampa il suo umore. Nando Mismetti, dopo alcuni giorni di silenzio che hanno seguito l’ennesima minaccia di dimissioni, torna a parlare del presente e del futuro di Foligno. Il sindaco è stanco dei continui “tira e molla” della sua maggioranza. Dai mal di pancia che hanno portato all’addio di alcuni consiglieri (ultima Lorella Trombettoni passata al Gruppo misto) al comportamento ambiguo dei tre “dissidenti” Lorenzo Schiarea, Moreno Finamonti e Roberto Ciancaleoni. Prima assenti dalla vita di governo, poi determinanti con i loro voti ed ora di nuovo assenti, il loro comportamento sta facendo perdere la pazienza al primo cittadino. Oggi più che mai per Mismetti la condizione necessaria per andare avanti e rispettare il mandato dei cittadini è “trovare una coesione tranquilla”. “Qui non si tratta – spiega Mismetti nella lunga nota inviata sabato mattina – dei destini personali, ma di definire le questioni che sono necessarie per il futuro di Foligno”. Insomma, basta con i personalismi e basta con la volontà di anteporre i presunti interessi personali al bene della città. Anche perché per il sindaco “la città è in una fase di cambiamento tale che ha bisogno di una piena operatività dell’amministrazione comunale e grande senso di responsabilità – afferma -. E’ più facile chiedere o dare le dimissioni piuttosto che assumersi l’onere di affrontare determinati problemi che sono basilari per la Foligno del presente e del domani”. CIANCALEONI RIBATTE – Intanto c’è da registrare la replica del “dissidente” Roberto Ciancaleoni ai suoi ex alleati del Partito socialista, che erano tornati a ribadire la loro estraneità ai suoi comportamenti e scelte all’interno della massima assise. “Sarebbe interessante sapere – scrive Ciancaleoni – da chi sarebbe rappresentato il Psi in consiglio comunale, visto che quello è il luogo dove si assumono le decisioni. Dalle dichiarazioni che il Psi, svegliandosi dal letargo, di tanto in tanto diffonde alla stampa solo per polemizzare con il sottoscritto – prosegue – sembrerebbe avere qualche ruolo da esercitare anche senza la mia presenza. Credo, pertanto, che sia legittimo chiedere da chi sia rappresentato in consiglio in modo da evitare il ridicolo di chi dopo essersi politicamente suicidato – conclude – continua a blaterare in piena confusione perché nessuno ancora li ha informati della loro inesistenza”.
Mismetti rompe di nuovo il silenzio: “Non pensiamo ai destini personali, rispettiamo il patto con i cittadini”
Pubblicato il 16 Luglio 2016 14:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:47
Nando Mismetti pensieroso in consiglio comunale (foto Alessio Vissani)
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