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Aerospazio, a Roma premio “Industria Felix” per l’Oma. Tonti: “2022 anno della crescita”

Pubblicato il 5 Dicembre 2021 09:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:31

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L’Oma Tonti di Foligno torna da Roma con un nuovo importante riconoscimento. Si tratta del premio nazionale “Industria Felix” 2021 per il settore aerospaziale, consegnato ai rappresentanti della realtà folignate lo scorso 25 novembre all’Università Luiss Guido Carli. L’Oma si è dunque distinta, insieme ad altre centosessanta industrie con sede legale in Italia per performance a livello gestionale, affidabilità finanziaria e sostenibilità, aggiudicandosi un premio “che – come spiegato a Rgunotizie da Daniele Tonti, chief strategy officer dell’azienda – viene assegnato calcolando diversi indici di bilancio in maniera oggettiva”. Ed è proprio questo aspetto, secondo lui, “il grande valore del riconoscimento, giacché, appunto, non si basa su un’analisi qualitativa di una giuria ma tiene piuttosto conto di indicatori di bilancio calcolati da Cerved, una delle principali aziende di rating in Europa”. In particolare, l’Oma è stata premiata sui bilanci 2019 come una delle aziende maggiormente performanti a livello italiano. “Siamo soddisfatti del riconoscimento – ha commentato Daniele Tonti – perché va a corroborare il fatto che siamo un’azienda che, nel tempo, è riuscita a generare valore in un contesto di mercato particolarmente complesso come quello aeronautico. Un mondo che ci vede competere a livello internazionale – ha spiegato – in cui noi lavoriamo quotidianamente per ottenere bandi di gara e competere, appunto, con aziende da tutto il mondo e magari anche più grandi di noi. Aziende – ha proseguito – che, in aggiunta, hanno sovente dei vantaggi competitivi, come ad esempio quelli di costo”. Come osservato da Tonti, quindi, le aziende che riescono a creare valore sono quelle che hanno la capacità di offrire al cliente qualcosa che gli altri, al contrario, non riescono ad offrire: “Questa è innovazione – ha rimarcato -, capacità di seguire le necessità del cliente e qualità dei prodotti realizzati”.

SETTORE AEROSPAZIALE – Dal gennaio scorso, Daniele Tonti, lo ricordiamo, è anche presidente dell’Umbria Aerospace Cluster, l’associazione voluta da Confindustria per coordinare le 28 imprese umbre che operano nel settore dell’aerospazio e della difesa, che producono un fatturato di circa 400 milioni di euro e che vedono quasi 3mila persone impiegate. Chi meglio di lui, quindi, per scattare un’istantanea dello stato di salute del settore. “Sicuramente il nostro territorio, come del resto tutto il Paese – ha riferito Tonti -, ha sofferto per la pandemia, in particolare per ciò che concerne i prodotti legati all’industria commerciale, come aeroplani che trasportano persone”. Stando al numero uno dell’associazione, i settori che hanno verosimilmente sofferto di meno sono quelli dei business jet, degli aerei per il trasporto merci e quelli legati alla difesa. In generale, “le aziende che hanno meglio incassato i colpi – ha sottolineato Tonti – sono quelle più diversificate o quelle che hanno investito nello spazio”. Messo in archivio il periodo 2020-2021, “il peggiore – secondo Tonti – della storia dell’aerospazio”, pare si possa guardare al futuro con ottimismo. “Per il 2022 si prevede una forte crescita ed un rimbalzo non ai livelli del 2019, ma quasi. La crescita – ha proseguito Tonti – dovrebbe continuare anche nel 2023 per poi subire un’accelerata importante”. I colpi sferrati dalla pandemia, comunque, si sono inevitabilmente fatti sentire anche sul versante occupazionale. “Tutte le aziende hanno dovuto effettuare politiche di efficienza ed efficacia per gestire la riduzione dei volumi di produzione – ha evidenziato Tonti -. Tante, già a partire dalla fine di quest’anno, stanno però ricominciando ad assumere proprio per farsi trovare pronte a gestire quei volumi che, come detto, torneranno a crescere”. 

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