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Foligno, all’ospedale personale insufficiente. I sindacati: “A rischio la qualità dei servizi”

Pubblicato il 22 Ottobre 2021 10:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:40

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Aumentano i posti letto senza che venga potenziato il personale sanitario, con il rischio di una diminuzione della qualità dei servizi. Le sigle Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi Usae tornano a parlare dell’ospedale di Foligno e del problema dell’organico insufficiente. Lo hanno fatto nei giorni scorsi sul tavolo di un’assemblea con i lavoratori del reparto di terapia intensiva del “San Giovanni Battista”, che già da tempo segnalano difficoltà a coprire regolarmente i turni di lavoro causa un rapporto operatori-posti letto sempre più difficile da gestire. Stando a quanto si legge in una nota firmata dai sindacalisti Pincanelli, Cancellieri, Russo e Sforna, dall’incontro con i sanitari è emerso che, a fronte dell’aumento da 8 a 10 dei posti letto nel post emergenza Covid, quello disposto dall’Usl Umbria 2 su indicazione della Regione, il personale assegnato non sia stato mai proporzionalmente aumentato. Per le sigle, che come detto temono un drastico peggioramento della qualità dei servizi, c’è anche un altro aspetto di cui tener conto, ovvero quello della collocazione anomala dei due posti letto aggiuntivi, separata – dicono – dagli otto precedentemente operativi. Un ostacolo in più per l’organico che, sempre secondo i sindacati, risulta del tutto insufficiente ad assicurare il corretto monitoraggio intensivo, la capacità d’intervento immediata ed un adeguato percorso di addestramento dei neofiti.

La questione è già stata posta all’attenzione della direzione aziendale, ma, ad oggi, nulla sembra essersi mosso. Tanto che, come spiegato sempre dalle sigle, i lavoratori sono attualmente costretti a sopperire come possono alle mancanze aziendali. Da qui, non solo il rischio per loro di incorrere in responsabilità penali, civili ed amministrative ma, soprattutto, quello di non riuscire a garantire adeguate cure ai pazienti. Sofferenze che riguardano non soltanto la rianimazione ma anche altri reparti del nosocomio folignate, con i sindacati che, in questo senso, hanno raccolto segnalazioni in arrivo da pronto soccorso, medicina, ortopedia e chirurgia/week surgery. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi Usae, che già da mesi invocano investimenti sul personale per ben adeguarsi all’aumento dei posti letto voluto da Regione ed Usl, non intendono più aspettare. E a tal proposito hanno richiesto alla direzione di affrontare senza ulteriore ritardo la situazione che, non mancano di ribadire, mette a forte rischio lavoratori e cittadini.

Una situazione rispetto cui era intervenuto anche il Partito democratico folignate. In particolare, l’esponente Rita Barbetti aveva recentemente passato in rassegna tutte le criticità dell’ospedale cittadino, dalla mancanza di primari in diversi reparti all’attività chirurgica lontana dagli standard pre Covid vista anche la mancanza di anestetisti. La dem, che ha in quell’occasione parlato di “situazione emergenziale”, aveva dunque annunciato un’interrogazione a nome del gruppo consiliare in merito al progressivo depauperamento dell’ospedale. L’interrogazione, fimata quindi da Barbetti, Minelli, Patriarchi e Sigismondi, è stata presentata lo scorso 21 settembre è sarà uno dei punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Foligno, quello convocato per martedì 26 ottobre.

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