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Sant’Eraclio, la storia si ripete: rifiuti abbandonati al castello e in largo Garibaldi

Pubblicato il 12 Aprile 2023 13:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:03

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È una storia che si ripete con fin troppa frequenza quella che arriva dalla frazione folignate di Sant’Eraclio, dove i cittadini lamentano, oramai a ritmo quotidiano, cumuli di rifiuti lasciati abbandonati in vari punti di largo Garibaldi, a ridosso del castello dei Trinci. Una situazione, è il grido d’allarme, diventata insostenibile, come testimoniano anche le foto scattate da chi abita nella zona. Due, in particolare, i punti in cui non si contano più i sacchi di spazzatura: uno all’altezza della fermata degli autobus di linea, a ridosso delle mura e di alcune attività commerciali; l’altro accanto al contenitore del vetro che si trova ai piedi del parcheggio antistante la scuola. Una vicenda che lo scorso marzo era anche finita sui banchi del consiglio comunale di Foligno, a seguito dell’interrogazione presentata dall’esponente di minoranza in quota Foligno 2030, Mario Gammarota, con cui veniva denunciata la situazione di incuria e degrado in cui versa la zona. A rispondere, in quell’occasione, era stato l’assessore comunale all’Ambiente. Tre, in particolare, i punti affrontati da Decio Barili. Il primo relativamente all’attivazione del servizio porta a porta all’interno delle mura del castello che, secondo quanto dichiarato, dovrebbe prendere il via tra i mesi di aprile e maggio, come comunicato dalla stessa Valle Umbra Servizi. Il secondo riguardante, invece, le utenze fantasma, piaga che interessa anche la frazione folignate. Infine la questione relativa all’uso di fototrappole per cogliere in flagranza chi si disfa dei rifiuti incurante delle regole della differenziata. Elementi che avevano portato lo stesso Barili ad apostrofare la situazione come una “criticità innegabile” che, però, non ha trovato ancora soluzione, come continuano a lamentare i cittadini. “Serve un intervento strutturale” era stata la replica del consigliere Gammarota durante la seduta della massima assise cittadina. “Per evitare – aveva sottolineato – di ricorrere quotidianamente ad interventi straordinari”. Interventi che, come detto, si rendono ancora oggi necessari per porre un freno all’abbandono sconsiderato ed incivile dei rifiuti.

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