Tredici nuovi soggetti positivi al Coronavirus totalmente asintomatici ma che, per dirla con le parole dell’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, “avrebbero potuto diffondere ulteriormente il contagio tra la popolazione”. È la fotografia che arriva da Giove, il comune ternano attualmente zona rossa, all’interno del quale la Regione Umbria ha promosso un monitoraggio capillare al fine di definire l’attuale situazione. Che, come detto, fa registrare 13 casi di Coronavirus in più. Numero che ha portato di fatto a 50 il numero complessivo di contagi, rispetto ai quali però bisogna considerare anche 20 guariti.
Numeri alla mano, quindi, al momento nel comune di Giove si contano 30 positivi. Dato che l’assessore Coletto definisce “confortante”. “Su 909 test sierologici rapidi su sangue capillare effettuati – ha spiegato Coletto – per 73 soggetti è stato necessario ricorrere ad un ulteriore approfondimento con l’esecuzione del tampone”, che ha portato all’individuazione dei 13 nuovi casi. “Un monitoraggio capillare – ha sottolineato l’assessore alla salute – reso possibile grazie al contributo e al lavoro sinergico dell’amministrazione comunale di Giove, della Protezione civile, delle associazioni di volontariato locali e regionali, delle forze dell’ordine e degli operatori, medici ed infermieri dell’Azienda Usl Umbria 2 distretto di Narni e Amelia, che hanno messo in campo un’organizzazione efficace ed efficiente che ha garantito tempi rapidi di esecuzione ed evitato assembramenti”.
Tra giovedì 23 e sabato 25 aprile nella zona rossa di Giove su circa 1880 abitanti sono stati effettuati 909 test sierologici e 507 tamponi naso faringei. La popolazione presa in esame va dai 14 anni in su e il primo dato rilevante riguarda l’esito negativo di tutti i test effettuati nei residenti con fascia di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Allestite tre postazioni con operatori sanitari impegnati nella sede del Punto erogazione servizi dell’Usl 2, in un ambulatorio mobile ed in un’unità che ha raggiunto a domicilio circa 40 soggetti con difficoltà di deambulazione.