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Scontri di Roma, Bocci: “Marino ha perso l’occasione per dimostrare di essere un buon sindaco”

Pubblicato il 20 Febbraio 2015 18:55 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:52

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L’Umbria, la riorganizzazione territoriale, la minaccia all’Italia dell’Isis e gli incidenti di giovedì a Roma tra le forze dell’ordine e gli ultras olandesi. Tutto questo nell’intervista realizzata a Giampiero Bocci, sottosegretario all’Interno, intervenuto a Foligno in occasione dell’incontro “Umbria, quale futuro?” organizzato dall’associazione “Il Baiocco”. Ecco le parole rilasciate in esclusiva a Radio Gente Umbra seguita da una visita all’emittente e alla nostra redazione.

Sottosegretario Gianpiero Bocci, quale futuro per l’Umbria?

L’Umbria è dentro un contesto nazionale ed internazionale. Farebbe un errore se pensasse di tirarsene fuori, quindi deve cominciare a guardare avanti con coraggio senza pensare di conservare l’esistente, perché l’esistente significa famiglie in crisi, imprese con grandi difficoltà ed un sistema economico che non regge. Bisogna affrontare il futuro e progettarlo con grande coraggio, sapendo che non c’è bisogno di avere paura delle novità e che per ricostruire una comunità c’è bisogno di speranza. Come sono le cose oggi, non siamo nelle condizioni di dare speranza, per questo bisogna pensare a qualcosa di nuovo e di diverso.

L’Isis minaccia l’Italia dalla Libia. Dobbiamo preoccuparci?

C’è un rischio abbastanza diffuso nel mondo e quindi è chiaro che anche l’Italia corre i rischi che sappiamo. Abbiamo una parte, soprattutto la Libia e alcuni territori dell’Iraq, dove ci sono movimenti abbastanza preoccupanti ,ma c’è anche un intelligence ed un piano di sicurezza insieme ad un lavoro da parte delle forze dell’ordine che mi porta a dire come i cittadini italiani possono stare abbastanza tranquilli. Bisogna avere la consapevolezza dei rischi e non sottovalutarli, ma bisogna avere anche la consapevolezza che abbiamo un apparato della sicurezza che funziona”.

La brutta notizia di cronaca della settimana è arrivata giovedì da Roma. In occasione della gara di Europa League tra Roma e Feyenoord, i tifosi olandesi hanno creato scompiglio in centro danneggiando anche la famosa fontana del Bernini…

Abbiamo assistito ad atti di violenza commessi non da tifosi ma da criminali. Sono solo criminali quelli che approfittano di un evento sportivo per mettere sottosopra una città. Credo comunque che in queste circostanze bisognerebbe avere maggiore accortezza nell’usare le parole. Il sindaco di Roma ha perso un’occasione per dimostrare di essere un buon sindaco. Prendersela con le forze dell’ordine è troppo semplice. Marino farebbe bene ad assumersi le proprie responsabilità. Pensare di dare agli altri delle responsabilità quando molte delle quali sono del governo di una città, non è un buon esempio. Anche giovedì poliziotti e carabinieri hanno preso insulti ricevendo contro materiale di ogni tipo. Ci sono feriti nelle forze dell’ordine, il resto sono chiacchiere. Come in ogni circostanza c’è un bollettino di guerra dove uomini e donne delle forze dell’ordine sono costretti a ricorrere alle cure dei sanitari. Anche ieri le forze dell’ordine sono state intelligenti, perché aprire un campo di battaglia in mezzo a migliaia di turisti in quei luoghi, avrebbe significato aprire uno scontro con conseguenze imprevedibili. Credo che se c’è stata una cosa fuori luogo, sicuramente è stata la violenza di questi criminali, dopodiché sono state fuori luogo anche le parole del sindaco”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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