Moto su sentieri e pascoli, vertice positivo tra Cai e Regione Umbria. Un tavolo di confronto tra le due realtà ha portato alla luce importanti questioni in merito alla norma di legge regionale relativa alla circolazione dei veicoli a motore sui tracciati montani, ma anche riflessioni sull’idoneità dei siti montani interessati dalla progettazione di impianti eolici.
La prima delle due questioni trattate nell’incontro ha riguardato una nuova proposta di normativa di sentieristica regionale avanzata dal Cai regionale. La presidente Proietti ha espresso il proprio plauso per l’accuratezza delle informazioni, ma anche per il lavoro di individuazione e manutenzione dei sentieri già attuata dal Cai. Presente anche l’assessore alla programmazione forestale e sviluppo della montagna, Simona Meloni, la quale ha affermato che studierà la proposta per valutarne un’integrazione nella legislazione di settore. Il Cai Umbria, invece, provvederà ad inviare alla Regione le cartografie realizzate e una proposta di convenzione per la manutenzione dei sentieri.
La normativa regionale 18/2001 – lo ricordiamo – era stata modificata nel corso della scorsa legislatura, con un provvedimento che vide l’approvazione da parte della giunta Tesei del, cosiddetto, emendamento Puletti, dal nome della consigliera promotrice Manuela Puletti della Lega. Una modifica che, a partire da dicembre 2023, ha consentito il transito di veicoli a motore nei sentieri, nelle mulattiere e nei viali parafuoco laddove non fossero presenti cartelli di divieto di accesso. Una disposizione che ha da subito suscitato la mobilitazione, con anche raccolte firme di associazioni ambientaliste, appassionati di trekking e cammini e di numerose amministrazioni locali.
Ma, ad oggi, si sta andando verso il ripristino dell’interdizione alla circolazione dei motori nelle zone montane. L’attuale giunta regionale, infatti, ha approvato delle modifiche volute dall’assessore Simona Meloni, che ripristinano il divieto di traffico già contenuto nell’articolo 7 della legge regionale 18/2001. Le nuove modifiche, quindi, sono già state approvate dall’esecutivo regionale, e inviate alla commissione consiliare competente per la discussione in aula che dovrà avvenire, non oltre il mese di aprile.
Nel corso dell’incontro tra Regione e Cai, rappresentato dalla presidente Maria Luisa Spantini, dalla vicepresidente Cinzia Borgiani e dal presidente della Commissione Sentieri e Cartografia (CoSeC), Luigi Beltrammi, si è discusso anche del complesso di progetti presentati da società del settore energetico per la costruzione di vasti impianti eolici sui crinali dell’Appennino umbro-marchigiano. Una questione relativamente alla quale la sezione umbra del Club alpino italiano aveva già espresso la propria posizione in una lettera indirizzata sia alla presidente Proietti che agli assessori Meloni e De Luca. Missiva nella quale l’associazione aveva ribadito di non essere contraria alla realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, ma poneva l’accento sulla necessità di non installare, in questo caso, le pale eoliche in determinati contesti in cui si rischierebbe di sconvolgere il territorio sotto l’aspetto ambientale, idrogeologico, culturale e turistico. Esigenza relativamente alla quale la presidente Stefania Proietti ha espresso l’intenzione di individuare rapidamente le aree idonee per gli impianti, secondo il decreto ministeriale del 21 giugno 2024 relativamente alla “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”. Una volontà in linea con l’avvio del confronto, come affermato dalla presidente, con i Comuni umbri per raccogliere le loro indicazioni in vista del Piano regionale sulle aree.