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Trevi, abbandono di rifiuti pericolosi: trovate lastre di eternit

Pubblicato il 30 Agosto 2015 13:10 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:13

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Eternit abbandonato in un fosso demaniale a Trevi. E più precisamente in località Santa Maria in Valle. É questo il bilancio dell’attività svolta negli ultimi giorni dalle guardie del Wwf, guidate da Suaro Presenzini, impegnate nella lotta contro le discariche abusive. Attività che, in questo ultimo periodo soprattutto, sta facendo emergere situazioni preoccupanti dal punto di vista della tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Una su tutte quella che nelle settimane scorse ha riguardato Foligno con il sequestro dell’area di via Parma a Sterpete. Ora però ad essere interessato è anche il territorio di Trevi, che non sembra essere esente da questi fenomeni. Dopo una segnalazione arrivata da parte di un attivista del Movimento 5 stelle, infatti, le guardie ambientali del Wwf hanno verificato e constatato uno scarico selvaggio di rifiuti pericolosi, di eternit appunto, su demanio pubblico, in un luogo non molto distante da una scuola elementare. Il Wwf ha quindi proceduto al sequestro e alla messa in sicurezza dell’area, appurando che si tratta di “coperture in onduline di qualche capannone o porzione di fabbricato”. Insomma un “rifiuto speciale pericoloso che invece di essere smaltito e bonificato per le vie regolari e ufficiali, si è preferito scaricarlo in un’area pubblica, ovvero all’interno di un fosso demaniale, onde evitare di pagare le spese di bonifica e smaltimento che variano da diverse centinaia di euro per modiche quantità fino a migliaia di euro per quantità importanti”. 
Un abbandono questo che può provocare anche l’insorgere di problemi seri per la salute. La frammentazione delle lastre fa liberare infatti nell’ambiente circostante delle microfibre impalpabili e invisibili che se inalate possono provocare l’asbestosi. Così, oltre al sequestro, il Wwf ha anche circoscritto l’area, seppur momentaneamente, mettendola in sicurezza con un telo per evitare la dispersione delle microfibre volatili in atmosfera, che con il vento potrebbero essere trasportate anche a centinaia di metri di distanza.
 “Tenuto conto che quel tratto di strada è frequentatissimo da podisti e gente che passeggia anche con animali – afferma Sauro Presenzini, coordinatore dell’associazione ambientalista – si è provveduto a segnalare il pericolo di detta inquietante e pericolosa presenza”.
 Il Wwf ha quindi provveduto ad informare l’autorità giudiziaria competente per individuare il responsabile dello scarico. Immediata anche la comunicazione alla polizia municipale del Comune di Trevi, al sindaco, Bernardino Sperandio, e all’Ufficio tecnico per l’individuazione della particella catastale e l’emissione di ordinanza di sgombero e tempestiva bonifica dell’area in questione.

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