11.5 C
Foligno
mercoledì, Novembre 19, 2025
HomeEconomiaEx Merloni, al via il presidio dei lavoratori negli stabilimenti di Gaifana

Ex Merloni, al via il presidio dei lavoratori negli stabilimenti di Gaifana

Pubblicato il 1 Ottobre 2014 17:06 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:15

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno, Vus replica al Pd: “Scorretto definire ‘perduti’ gli ultimi 6 anni”

Non si è fatta attendere la risposta dell'azienda alle critiche espresse dal gruppo consigliare "dem" dopo l'audizione in commissione controllo o garanzia. “Negli ultimi anni registrato un miglioramento costante del servizio”

Aiutare le famiglie nella sfida della crescita: a Foligno nasce “Tana libera tutti”

L’associazione verrà presentata ufficialmente giovedì 20 novembre a palazzo Candiotti in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. A coordinarla le insegnanti Tiziana Falchi e Claudia Savini

I carabinieri al “Marconi” contro la violenza di genere

Al liceo folignate i rappresentanti dell’Arma hanno affrontato insieme agli studenti delle classi quinte il tema in un incontro che rientra in una campagna regionale. Al centro dell'attenzione dinamiche, strumenti di intervento e prevenzione

“Una situazione tesa e complessa” quella delineata dal rappresentante sindacale della Fiom-Cgil Luciano Recchioni, in merito alla Ex Antonio Merloni. “Per i lavoratori – ha sottolineato lo stesso Recchioni – si stanno aprendo nuovi scenari”. Oltre al nodo “licenziamenti” riguardante 630 lavoratori ex Merloni, che vedranno esaurirsi la cassa integrazione nell’ipotesi in cui il Governo non intervenga prima del 12 ottobre, ci sono altri aspetti fortemente allarmanti. Il primo è lo stallo in cui versa la Jp Industries, azienda subentrata in parte nelle produzioni ex Merloni, realtà che, non ha ancora ripreso l’attività produttiva. “La speranza è l’incontro con il Governo”, ha spiegato a RGU Luciano Recchioni. “Per quanto riguarda la JP c’è forte preoccupazione. La speranza è nell’accordo tra le banche e la proprietà, ma, visti i ritardi, stiamo pensando che quest’accordo non è ancora stato raggiunto”.

C’è poi la questione concernente lo “smantellamento dell’azienda”, fa sapere il rappresentante Rsu Luciano Recchioni. Il pericolo, che segnalano fortemente i lavoratori e le organizzazioni sindacali è quello che la Jp abbia venduto e stia per vendere anche i macchinari necessari alla produzione. “I macchinari di Colle non devono più uscire dalla fabbrica”, è infatti il messaggio che i lavoratori della JP Industries e i sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato nella mattina di lunedì 29 settembre davanti ai cancelli dello stabilimento di Colle di Nocera Umbra, pronti a bloccare l’arrivo di eventuali compratori. Intanto la Rappresentanza Sindacale Unitaria ha dato il via a un presidio permanente davanti all’azienda, per controllare tutti quegli strumenti di lavoro che, per loro, rappresentano l’unica possibilità di futuro. Resta irrisolta anche la questione dell’accordo di programma, modificato nel 2012, “che ha continuato però, ad avere problemi”, fa sapere ancora Recchioni. “Se vengono messi in vendita anche i macchinari che servirebbero per un minimo di produzione, è chiaro che chiediamo spiegazioni” – ha spiegato il rappresentante Rsu. Secondo Recchioni inoltre, non è ancora del tutto da escludere l’ipotesi di trovare degli acquirenti.

Articoli correlati