L’incontro con il presidente del Consiglio degli operai delle acciaierie di Terni alla fine non c’è stato, ma i problemi del lavoro sono stati comunque ben presenti nelle celebrazioni per San Francesco. Una delegazione di operai di Terni ha incontrato il custode del sacro convento Mauro Gambetti. «Sono venuti serenamente – ha detto – non con astiosità. Volevano incontrare il presidente ma noi non sapevamo se lui poteva e allora ho raccolto le loro istanze e poi le ho comunicate al presidente, il quale ha poi detto che li avrebbe incontrati volentieri ma ormai erano già partiti. Gli operai – ha riferito ancora padre Gambetti – chiedevano un interessamento del presidente per questa vicenda che Renzi, mi ha rassicurato da questo punto di vista, sta seguendo anche personalmente. Sta tenendo anche contatti con alcune delle maestranze di Terni e si sta attivando per altre iniziative». Queste situazioni sono state ricordate proprio da Matteo Renzi, durante il suo discorso al termine della Messa. Un premier, Renzi, che ha detto di essere venuto ad ascoltare i messaggi francescani e non a lanciarne di propri. E proprio da qui è partito, dal “va e ripara la mia casa”. Molte le cose da riparare per Renzi, e in primo luogo il lavoro. Quindi il pensiero atteso, agli operai dell’Ast di Terni,che stanno attendendo il termine di una trattativa molto delicata. Ma il messaggio francescano che Renzi ha ricordato è stato anche quello dell’amore per il creato e della perfetta letizia. Ma nel paese da riparare c’è anche altro, la giustizia, la pubblica amministrazione e l’istruzione, «perché senza l’istruzione non c’è futuro». L’olio che fa ardere la lampada a fianco della tomba del Santo quest’anno è stato offerto dalla Regione Lazio (il prossimo anno sarà la Lombardia). A rappresentare il Lazio c’era infatti il presidente Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma, Ignazio Marino. «Francesco è amato perché unisce – ha detto Zingaretti – ecco perché in ogni luogo esistono vie a lui dedicate». «Mi piace pensare Francesco qui con noi, vicino a chi perde la dignità, a chi perde il lavoro e alle autorità che si impegnano per il bene comune – ha detto il sindaco di Assisi, Claudio Ricci – Assisi comunque continuerà ad essere un faro di cultura e di ascolto per l’Europa». E in conclusione delle celebrazioni mattutine il monito del vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino: «Prima di tutte le riforme arrivi una profonda riforma morale». Tra le autorità presenti anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Nel pomeriggio le celebrazioni continuano con i vespri solenni nella Basilica Inferiore e la Benedizione all’Italia con la Chartula del cupolino della Basilica e l’esecuzione del cantico delle creature.
San Francesco, il lavoro al centro delle celebrazioni
Pubblicato il 4 Ottobre 2014 13:54 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:13
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