Taglio del nastro martedì pomeriggio per l’Istituto Santo Stefano, residenza sanitaria specialistica collocata nello storico edificio del vecchio ospedale di Foligno che viene così restituito ad una funzione attiva al servizio della comunità. La struttura sanitaria potrà accogliere 83 ospiti ed occuperà decine di operatori specializzati, anche attraverso il coinvolgimento della Cooperativa “Dinamica” nella gestione di alcuni servizi. Sono già attivi 43 posti letto di Residenza Sanitaria Assistenziale per persone anziane con diversi profili di bisogno di cura ed assistenza, con particolare attenzione a pazienti con patologie evolutive irreversibili. Gli altri 40 posti sono dedicati all’Unità Speciale residenziale per persone in Stato Vegetativo con grave insufficienza respiratoria. Realtà unica in Umbria e di sicuro richiamo anche per l’utenza di altre regioni, la struttura rappresenta un essenziale snodo a supporto del percorso di cura per pazienti con Gravi Cerebrolesioni Acquisite, che trova nel servizio di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Foligno un sicuro punto di riferimento. L’Unità speciale per Stati Vegetativi ha già iniziato ad operare da qualche mese all’interno dell’ospedale di Foligno e, a breve, sarà trasferita proprio in questo complesso. Ai microfoni di Radio Gente Umbra è intervenuta Catiuscia Marini, governatrice dell’Umbria: “il Santo Stefano è una realtà importante di qualificazione del servizio sanitario regionale perché diamo risposte alla possibilità di garantire assistenza sanitaria alle persone, soprattutto a quelle in stato vegetativo – spiega Catiuscia Marini – rafforzando la qualità dei servizi per le così dette cure intermedie ed in particolar modo per gli anziani con l’assistenza sanitaria assistita. Andiamo a potenziare dei servizi introdotti per la prima volta nella nostra regione. – prosegue la presidente della Giunta regionale dell’Umbria – Favoriremo il rientro di quei pazienti che oggi si trovano in strutture fuori regione, riservando al contempo un numero di posti a pazienti di altre parti d’Italia dove strutture così sono particolarmente carenti”. Ai microfoni di Radio Gente Umbra è intervenuto anche Sandro Fratini, direttore della Usl2 dell’Umbria. “Questa apertura fa parte di un progetto complessivo che riguarda i servizi territoriali. A cascata verranno aperti altri servizi in questo pezzo della città”.
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