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A Spoleto un incontro sul riutilizzo dei beni confiscati alle mafie

Pubblicato il 10 Marzo 2015 12:40 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:44

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Come vengono riutilizzati i beni confiscati alle mafie? Se ne parlerà a Spoleto giovedì 12 marzo, a partire dalle 19.30, alla Sala Frau. A poco più di un mese dall’operazione antimafia che ha portato al sequesto di terreni e costruzioni  anche nella città del Festival, infatti, il presidio di Libera Spoleto “Angela Fiume” ha organizzato – in collaborazione con il cinema teatro Sala Frau – un incontro per spiegare il riutilizzo di questi beni a fini sociali, così come disciplinato dalla legge 109/1996. Per l’occasione verrà proiettato il film “La nostra terra” con Stefano Accorsi e Sergio Rubini, incentrato sul lavoro svolto quotidianamente da una cooperativa agricola su un terreno agricolo sottratto ad alcuni boss in Puglia. Ad introdurre la pellicola, la cui proiezione inizierà alle 20.15, sarà il regista Marco Valerio Carrara. All’incontro interverranno anche il sindaco della città ducale, Fabrizio Cardarelli, il coordinatore regionale di Libera Umbria, Walter Cardinali, e il capitano della compagnia dei carabinieri spoletina, Marco Belilli. L’ingresso al cinema sarà di 5 euro. Ad anticipare poi la visione del film, un aperitivo con prodotti a km 0 a marchio “Libera Terra” e la proiezione del cortometraggio “All in” sul gioco d’azzardo, realizzato da Libera Foligno. PRIMO ESEMPIO UMBRO – Si trova a Pietralunga, a nord di Perugia, il primo terreno dell’Umbria, confiscato al clan dei Di Stefano e riconsegnato alla collettività. Lì da due anni si svolgono i campi estivi di Libera con ragazzi provenienti da tutta Italia. E qualche mese fa su quei campi si è avuto il primo raccolto di patate biologiche a marchio “Libera Terra”.  

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