Perché le radici di un territorio sono importanti, ma non quelle che mettono a rischio la salute degli edifici e dei monumenti storici. E’ partita a Spoleto la guerra contro gli arbusti e le erbacce che stanno letteralmente infestando i muraglioni e le antiche strutture della città. Attraverso un accordo di programma al quale ha partecipato anche il Lions, il Comune provvederà, grazie all’ausilio degli esperti del locale Club Alpino Italiano, al taglio della vegetazione cresciuta selvaticamente sulle strutture. L’accordo durerà cinque anni ed il primo monumento ad essere interessato sarà il Ponte delle Torri. Il “taglio” partirà il prossimo week-end per poi riprendere il 19,20 e 21 giugno. Ad effettuare i lavori sarà la sezione speleologica dei Cai spoletino, composta da circa 18 volontari. “Dalla metà dell’800 il Ponte non è stato più manutenuto – spiega Roberto Giorgetti, responsabile degli speleologi spoletini – taglieremo a raso gli arbusti senza estirparli o utilizzare sostanze chimiche”. Gli speleologi si caleranno dal Ponte delle Torri con le stesse tecniche utilizzate per la progressione in grotta e grazie all’utilizzo di corde. L’accordo non costerà nulla al Comune e nei prossimi anni riguarderà anche la Rocca albornoziana e la cinta muraria. Il proliferare di vegetazione sui muri porta alla loro rottura perché le radici, oltre a danneggiare le strutture, fanno poi penetrare il freddo, le gelate e la pioggia. Via libera dalla Sporintendenza: “che ha definito l’iniziativa un progetto pilota per l’intera regione”, ha affermato con fierezza l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Loretoni, che va orgoglioso della stipula dell’accordo. Sul Ponte delle Torri, verranno inoltre installati dei sensori sismici, che permetteranno all’Enea il suo monitoraggio.
Spoleto, cinque anni per tagliare piante e arbusti dai monumenti della città
Pubblicato il 9 Giugno 2015 14:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:55
Loretoni presenta il progetto insieme a Cai e Lions
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