Febbre, mal di testa, tosse, raffreddore e nausea. Sono solo alcuni dei sintomi influenzali che, puntualmente, con l’arrivo della stagione invernale e dei primi freddi tornano a farsi sentire. Ecco perchè anche quest’anno il Ministero della salute ha predisposto l’ormai consueta campagna antinfluenzale. Campagna che anche l’Usl Umbria 2 ha fatto propria e che partirà il 6 novembre. Dal prossimo venerdì, quindi, tutti i cittadini del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina potranno vaccinarsi, rivolgendosi ai medici di medicina generale. Per i bambini a rischio, a disposizione anche i centri vaccinali dell’Usl Umbria 2, ai quali si potrà accedere tramite la richiesta del pediatra. Una sola la dose di vaccino consigliata per i soggetti di tutte le età, fatta eccezione per i più piccoli. Per i bambini di età inferiore a 9 anni e mai vaccinati in precedenza, infatti, le dosi raccomandate sono due da somministrare a distanza di almeno un mese l’una dall’altra. “La vaccinazione antinfluenzale – ricordano dall’azienda sanitaria locale – è uno dei più importanti interventi di sanità pubblica nella prevenzione delle malattie infettive, assicurando una buona copertura ed evitando le complicanze da influenza”. Tra gli effetti collaterali, seppur rari, c’è l’arrossamento nel punto di inoculazione e il senso di malessere generale con possibile febbricola. Per prevenire poi la diffusione dell’influenza, dall’Usl Umbria 2 raccomandano di lavare spesso le mani, coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce, soffiare il naso con un fazzoletto di carta monouso e in caso di sintomi influenzali rimanere a casa limitando i contatti con altre persone. PRESTAZIONE GRATUITA – Il vaccino è gratuito per i soggetti che hanno compiuto 65 anni e per quelli di età inferiore delle seguenti categorie: malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, diabete mellito ed altre malattie metaboliche, insufficienza renale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (es. malattie neuromuscolari), epatopatie croniche; bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza; individui ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; addetti a servizi di primario interesse collettivo; personale a contatto per motivi di lavoro con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
Influenza alle porte: è tempo di vaccini
Pubblicato il 30 Ottobre 2015 12:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:38
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